Mario Moretti, l’assassino di Moro mai pentito, è libero. Il figlio di un agente ucciso: “Ora parli”

11 Feb 2023 20:30 - di Lucio Meo

L’assassino materiale di Aldo Moro è libero, nonostante i sei ergastoli; in semilibertà dal 1997, l’ex capo carismatico delle Br, Mario Moretti, ha trascorso Capodanno e i primi giorni di gennaio in un appartamento che ha eletto a domicilio in città, a Brescia.  Fa il volontario in un’associazione bresciana in modalità smart working presso la propria casa per tre giorni alla settimana, mentre per altri due è autorizzato a recarsi nella sede di una Rsa della città.

Mario Moretti esce dal carcere e fa il volontario in una Rsa

Moretti, 77 anni, risulta associato al carcere di Verziano e dal 4 gennaio deve rispettare le prescrizioni firmate dal Dap sulla base del piano di trattamento approvato dal magistrato di sorveglianza di Brescia il 23 dicembre scorso. Moretti esce dal carcere al mattino per far rientro non dopo le 22, può muoversi con un’auto che è intestata alla compagna e “ha libertà di movimento nella provincia di Brescia, possibilità di recarsi nel comune di Milano per le esigenze lavorative o per far visita ai familiari”.
Da inizio anno l’ex brigatista, mai pentito e mai dissociato dalla lotta armata, ha il divieto di percepire denaro per le attività che svolge come volontario e nemmeno può interrompere il percorso.

Il figlio del brigadiere Ricci: “Ha scontato la pena, ora parli”

“Pur rimanendo tutti i capi di imputazione a lui additati, essendo stato condannato, se ha finito il suo periodo di carcerazione e il giudice di sorveglianza gli ha concesso la libertà, è normale che possa uscire dal carcere. Ciò che doveva scontare l’ha scontato. Quello che gli direi è di collaborare con la giustizia, visto che davanti alla Commissione Moro non è voluto andare, per quelle fasi pendenti ancora aperte presso le varie procure d’Italia”, commenta all’Adnkronos Giovanni Ricci, figlio dell’appuntato Domenico Ricci, ucciso in via Fani nel corso del rapimento di Aldo Moro, commentando le notizie di stampa sulla nuova vita del brigatista Mario Moretti che, in regime di semi-libertà, ha ottenuto delle concessioni che gli hanno permesso di trascorrere alcune notti fuori dal carcere e di avere delle collaborazioni. “Farebbe una buona cosa – conclude – per consegnare definitivamente alla storia quel periodo”.

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