Minacce alla Meloni, c’è un salto di qualità. E la sinistra tace pure sul “volantino dell’omicidio”
L’oscena festa di Carnevale del centro sociale ArtLab e le minacce a Giorgia Meloni fanno discutere. La sinistra tace, come al solito. Sotto traccia i “democratici” non perdono il vizio di coccolare gli antagonisti, ai quali viene concesso tutto, di fare intimidazioni, di usare un linguaggio violento, di agire contra legem. La locandina sul “delitto Meloni” – con lo scambio di battute («non c’è stato alcun delitto», «ah, peccato») – è solo l’ultima di una serie di pessime provocazioni che arrivano in tutta Italia dall’area dell’estrema sinistra. Ma per qualcuno, evidentemente, si tratta di “bravi ragazzi”, “compagni che sbagliano”. Una sottovalutazione pericolosa.
Minacce alla Meloni, La Russa: situazione delicata
«Da molti mesi assistiamo a ripetute e gravissime minacce a Giorgia Meloni cosi come a un “salto di qualità” nella demonizzazione dell’avversario politico. Un clima sempre più pesante, che ci fa tornare indietro di molti anni». Lo afferma il presidente del Senato, Ignazio La Russa. «Il manichino appeso a Bologna, le minacce social a lei e alla figlia, i suoi libri che continuano ad essere esposti a testa in giù nelle librerie e ora addirittura locandine con inviti a partecipare alla messa in scena del suo omicidio. Si possono discutere le idee di una persona, si possono contestare le sue azioni politiche. Ma quello che stiamo vedendo è inaccettabile e non ha alcuna giustificazione. Continuare su questa strada è molto pericoloso. Tutti abbassino i toni del confronto e condannino con forza quanto avvenuto a Parma. Al presidente del Consiglio la mia solidarietà e un abbraccio forte».
Ferro: preoccupa il crescente clima di odio
«È preoccupante il crescente clima di odio che qualcuno tenta di alimentare contro Giorgia Meloni. È altrettante sconcertante il silenzio della sinistra sugli attacchi violenti, i manichini appesi a testa in giù, gli auspici di morte rivolti al premier, le minacce alla Meloni. Auspico», dice a sua volta il sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro, «che il confronto politico, anche il più aspro, sia condotto nel segno del rispetto e del senso di responsabilità. E che su episodi tanto gravi ci sia la condanna ferma e unanime della politica, senza distrazioni, sottovalutazioni o indulgenze».
Minacce alla Meloni, Fontana: condanna per il volantino di Parma
Arrivano le parole del presidente del Senato, Lorenzo Fontana. «Esprimo la più ferma condanna per il volantino comparso a Parma», dice. «A Giorgia Meloni rivolgo la mia più sentita solidarietà e vicinanza. Auspico che i responsabili di questa iniziativa vengano individuati al più presto». «Il volantino contro la premier è un atto criminale che va perseguito con la massima fermezza». Lo dichiara Michele Schiano, commissario provinciale di Fratelli d’Italia a Napoli. «Occorre individuare immediatamente responsabili di questo gravissimo gesto».