Missili sull’Ucraina, giallo sulla violazione dello spazio aereo rumeno e moldavo. Ma Bucarest nega
C’è un giallo su due missili lanciati questa mattina da Mosca che avrebbero violato lo spazio aereo moldavo e rumeno prima di arrivare sull’Ucraina.
Il generale Valerii Zaluzhny, comandante in capo delle Forze armate di Kiev, sostiene, in un tweet che “oggi, 10 febbraio, alle 10.18 ora locale, due missili da crociera Kalibr hanno superato il confine dell’Ucraina con la Moldova. Alle 10.33 questi missili hanno superato lo spazio aereo della Romania. Dopodiché i missili sono entrati di nuovo nello spazio aereo ucraino al confine tra i tre Paesi”.
Ma, subito dopo l’annuncio di Zaluzhny, la Romania ha smentito quanto sostenuto dal generale dicendo che non sono entrati nello spazio aereo della Romania i due missili russi che, prima di raggiungere l’Ucraina, hanno violato lo spazio aereo della Moldova.
E’ stato il ministero della Difesa rumeno, a negare la circostanza spiegando che il sistema di sorveglianza aerea di Bucarest ha permesso di vedere ”probabilmente un missile da crociera lanciato da una nave della Federazione russa vicino alla Penisola di Crimea”.
Nella nota del ministero rumeno si legge che il missile ”si è alzato nello spazio aereo dell’Ucraina, della Repubblica di Moldova ed è rientrato nello spazio aereo ucraino senza intersecare, in nessun momento, lo spazio aereo della Romania”.
Nel dettaglio, “il punto più vicino allo spazio aereo rumeno è stato registrato dai sistemi radar a circa 35 chilometri a nord-est del confine” precisa la nota del ministero rumeno.
Su Twitter il generale Valerii Zaluzhny, comandante in capo delle Forze armate di Kiev, aveva parlato dello sconfinamento dei due missili. La Moldova ha convocato l’ambasciatore russo a Chisinau per protestare.
Proprio poche ore fa la premier della Moldova Natalia Gavrilita si è dimessa e con lei l’intero governo dopo un anno e mezzo in carica.
“Se il governo godesse della stessa fiducia in patria di quella che ha all’estero, con i nostri partner, avremmo potuto governare più a lungo”, ha detto nel corso di una conferenza stampa. La presidente moldava Maia Sandu ha accolto le dimissioni e si è detta pronta a iniziare le consultazioni per affidare l’incarico a un nuovo premier.