Oltre la destra: al convegno alla Fondazione An le belle storie degli italiani che fecero la storia del Msi
Sala stracolma e partecipazione qualificata, tra di loro anche i vicepresidenti di Camera e Senato Fabio Rampelli e Maurizio Gasparri e il segretario dell’Ugl Paolo Capone, per la presentazione del libro “Oltre la destra – Storie e uomini del Movimento sociale”, che si è tenuta venerdì 17 febbraio alla Fondazione An.
Per la presentazione del libro della Eclettica Edizioni sono intervenuti alcuni dei redattori dell’opera, che raccoglie 11 saggi su personalità della destra che vanno da Giorgio Almirante a Pino Rauti, da Rutilio Sermonti a Gaetano Rasi. Uomini che hanno scritto la storia della destra e che rappresentano un riferimento tuttora attuale per il futuro della nazione.
Undici saggi per altrettanti riferimenti del Movimento sociale
Nel corso della serata, organizzata dall’Istituto Stato e partecipazione e moderata dal giornalista del Secolo d’Italia Valter Delle Donne, è infatti emerso un filo conduttore nelle vicende ricostruite delle personalità del pensiero politico, economico e culturale del Msi.
Ognuno dei protagonisti presi in esame nel volume, ha indicato rotte, tracciato sentieri che rimangono di straordinaria attualità e di profetica rilevanza. Il direttore di Realtà Nuova, Domenico Gramazio, che è stato per quasi 20 anni protagonista in Parlamento, ha fatto da attento Cicerone alla platea, con testimonianze personali su molti dei protagonisti citati nell’opera. Una miniera di aneddoti e testimonianze, arricchite di volta in volta dalla lucida analisi politica di Gennaro Malgieri, autore di uno dei saggi dell’opera, quello relativo a Carlo Costamagna. L’ex direttore del Secolo e dell’Indipendente, già parlamentare e consigliere d’amministrazione Rai, ha delineato la traiettoria che accomuna tutte le personalità prese in esame nel volume. “Non erano soltanto politici, a diverso titolo – ha ricordato Malgieri – ma pensatori che vivevano la politica attraverso un’elaborazione intensa. Basti pensare che diedero vita a quelli che oggi chiamiamo laboratori intellettuali, per renderci conto del primato della cultura che con vigore sostenevano”.
Oltre la destra: partecipazione e passione al convegno alla fondazione An
Federico Mollicone, presidente della Commissione cultura della Camera, ha evidenziato nel suo intervento la rilevanza del volume e l’importanza di iniziative come queste, che consentono di ragionare su pagine meno note della storia della destra italiana.
Un aspetto evidenziato nel suo intevento anche da Fabrizio Fonte, presidente del Centro Studi Dino Grammatico, che ha colto l’occasione per tratteggiare un profilo dell’uomo politico siciliano al quale la sua Custonaci ha appunto dedicato un centro studi.
Maurizio Gasparri ha voluto salutare la platea dedicando un ricordo speciale a Teodoro Buontempo, menzionato all’interno di Oltre la destra nel bel saggio firmato da Pierpaolo Naso. Un ricordo vivido e toccante, alla presenza di Marina Buontempo, in prima fila con Giuliana de’ Medici, figlia di Giorgio Almirante e segretaria dell’omonima fondazione.
Di ogni personalità citata nel volume, coordinato con zelante passione da Francesco Carlesi (autore anche dei capitoli su Giano Accame e Gaetano Rasi) è apparso chiaro che vi sarebbe materia per un convegno a parte.
Ma ciò che è apparso ancora più lampante, come hanno evidenziato tutti i relatori, da Raimondo Fabbri (suo il capitolo su Ernesto Massi) a Gherardo Marenghi (autore del capitolo sulla visione sociale di Giorgio Almirante), da Andrea Scaraglino (Msi e questione meridionale) a Juan de Lara (che ha redatto il capitolo su Rutilio Sermonti), è la rilevanza non solo per la storia, ma per il futuro di ogni battaglia politica e culturale dei personaggi citati.
Basterebbe pensare, come ha ricordato Gramazio, l’attualità del pensiero di Pino Rauti, che ha saputo preconizzare scenari impensabili, ma anche la visione per certi versi profetica di Beppe Niccolai. Nel corso del convegno ogni dettaglio ha confermato un’evidenza: e cioè quanto sia stato ricco e prolifico il mondo della destra italiana. Un mondo per troppi anni censurato dalla cultura dominante. Un libro, per dirla ancora con la illuminante definizione di Malgieri, “ricco di riflessioni che fanno giustizia del becero luogocomunismo della sinistra”.