Papa Francesco: sì alla messa in latino ma solo dopo il via libera del Vaticano alle parrocchie

21 Feb 2023 17:49 - di Eugenio Battisti

Sì alla messa in latino ma dopo il via libera della Santa Sede. Papa Francesco, con un Rescritto ad hoc, nell’udienza concessa al prefetto del Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, cardinale Arthur Roche, ha ribadito quanto stabilito nel Motu Proprio Traditionis custodes. E cioè che l’uso delle chiese parrocchiali per i gruppi che celebrano con il rito preconciliare, come pure l’utilizzo del messale antico da parte di sacerdoti ordinati dopo il 16 luglio 2021, può essere concesso dal vescovo soltanto dopo aver ottenuto l’autorizzazione dalla Santa Sede.

Messa in latino, solo dopo il via libera della Santa Sede

In particolare, nel Rescritto reso noto oggi dal Vaticano, a proposito delle messe in latino, si ricorda che “come stabilito dall’articolo 7 del Motu proprio Traditionis custodes il Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti esercita l’autorità della Santa Sede, vigilando sull’osservanza di quanto disposto”. Qualora un vescovo diocesano avesse concesso dispense – si legge ancora nel documento- è obbligato ad informare il Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti che valuterà i singoli casi”.

Un Rescritto ad hoc che mette fine ai dubbi

Una misura definitiva orientata a ridimensionare i tradizionalisti all’interno della Chiesa. Dopo il Motu Proprio con il quale Bergoglio aveva cancellato gran parte del lavoro di ricucitura fatto dal predecessore Ratzinger,  oggi il Pontefice ha annunciato il passo successivo attraverso un Rescriptum ex audientia. Un atto legislativo vincolante firmato dal cardinale Arthur Roche con il quale entra a normare in modo restrittivo l’arcipelago dei tradizionalisti.

 

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