Piantedosi, scontro con Mentana a “Non è l’Arena”. Il Viminale accusato di non avere voluto salvare i naufraghi di Cutro (video)
“La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo la vita dei propri figli”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi rispondendo ai giornalisti dopo il naufragio di Steccato di Cutro. Quanto al contrasto agli scafisti il ministro ha risposto: “Ci stiamo lavorando, è un problema internazionale”. Piantedosi oggi pomeriggio sarà in Francia per un bilaterale con l’omologo francese.
280 i naufraghi morti nel Mediterraneo dall’inizio dell’anno
Dall’inizio dell’anno sono almeno 280 le persone che hanno perso la vita nel Mediterraneo Centrale, dal 2014 sono state 20.530. Sono i numeri forniti da Flavio Di Giacomo, portavoce dell’Organizzazione Internazionale per le migrazioni (Oim).
Accuse infamanti a Non è l’Arena: la colpa sarebbe del Viminale
Piantedosi è stato anche protagonista di un botta e risposta con il direttore del Tg La7 Enrico Mentana sulla strage di migranti. Motivo dello scontro, avvenuto ieri sera nel corso della trasmissione ‘Non è l’Arena’ condotta su La7 da Massimo Giletti, sono state le parole pronunciate in diretta dal medico soccorritore Orlando Amodeo. Il camice bianco, infatti, ha scandito: “Credo che quando una tragedia come quella di oggi si può evitare, si deve evitare. Invece oggi non si è evitata. Una tragedia è una cosa inevitabile, invece penso che oggi forse la tragedia si è forse quasi voluta. Mi dispiace dirlo però è così. Se io so che una nave è in difficoltà, e lo so da ieri, vado incontro a questa nave. Perché non si è fatto?”.
Piantedosi: mi rivolgerò all’Avvocatura dello Stato e Mentana si indigna
Accuse che hanno suscitato subito la reazione del Viminale che, come recita un’agenzia AdnKronos letta in studio che cita fonti del ministero dell’Interno, “sottoporrà all’Avvocatura dello Stato le gravissime false affermazioni diffuse da alcuni ospiti al fine di promuovere in tutte le sedi la difesa dell’onorabilità del Governo, del Ministro Piantedosi, di tutte le articolazioni ministeriali e di tutte le istituzioni che sono da sempre impegnate nel sistema dei soccorsi in mare”. “Questa è una minaccia, si tratta evidentemente di un atto di non umiltà”, ha subito tuonato Mentana in collegamento con la trasmissione, che ha affermato: “Facciamo nostre le parole che sono state dette, così l’Avvocatura dello Stato se la prende anche con noi”. “In una televisione libera – ha chiosato Giletti – gli ospiti devono dire quello che sentono”.
Il Coisp: accuse vergognose al ministro
“Riteniamo assolutamente vergognoso – afferma in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp – strumentalizzare la tragedia avvenuta sulla costa di Crotone per attaccare il ministero dell’Interno e il ministro Piantedosi. All’indomani di un dramma che ha visto la morte di bambini, donne e uomini per colpa di trafficanti di esseri umani senza scrupoli, è gravemente offensivo che si voglia addossare la responsabilità dell’accaduto alla macchina dei soccorsi. I responsabili sono altrove, nella rete dei criminali scafisti, che hanno fatto prendere il largo a una barchetta evidentemente inadeguata e incredibilmente stipata, nonostante le condizioni del mare fossero proibitive”.