Rampelli: “Sinistra vergognosa, condanni il raid degli antifà. Pretendiamo risposte contro questo orrore”
Un silenzio imbarazzato, accusa il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, esponente di Fratelli d’Italia, quello della sinistra che non riesce a prendere le distanze e condannare il grave raid compiuto ieri notte da un gruppetto di delinquenti come quelli autori del vile gesto contro le sedi giovanili di FdI e contro le targhe e i monumenti posti in ricordo di Francesco Cecchin e Paolo Di Nella barbaramente ammazzati nel quartiere Trieste dalla marmaglia rossa a cavallo degli anni ‘80.
La Digos ha fatto alcubi sopralluogo raccogliendo elementi che potrebbero portsre all’individuazione degli autori del raid rivendicato sull’account Instagram roma_scuoleinlotta con un video.
“Abbiamo ascoltato ricostruzioni faziose e appelli indirizzati addirittura al capo del governo per condannare ragazzi che, aggrediti da attivisti dell’ultra sinistra incappucciati perché distribuivano volantini davanti a una scuola (vecchio vizio mai superato negli anni da certi gruppettari) si sono difesi come hanno potuto. Al contrario abbiamo registrato inaccettabile freddezza verso le manifestazioni violente degli anarchici verso le città e le forze dell’ordine, ringalluzziti dalla grancassa orchestrata intorno alla visita in carcere a Nicola Cospito, ristretto al 41 bis, da parte di una autorevolissima delegazione del Pd. E ora non ci sono voci di condanna verso un assalto squadrista effettuato senza pietà stanotte contro sedi di FdI e, soprattutto, contro luoghi ‘sacri’ che custodiscono per migliaia di ragazzi lo spirito di Paolo Di Nella e Francesco Cecchin, giovani di destra uccisi barbaramente da avversari politici”.
“Perfino la corona di fiori posta dal Campidoglio sulla lapide che indica la via Paolo Di Nella, all’interno di Villa Chigi, è stata incendiata, il monumento in ricordo di Cecchin è stato vandalizzato. E ora cosa si attende? La reazione di qualche facinoroso che si sente colpito nell’orgoglio?”. “Basta violenza – tuona Rampelli. – Chi vuole riportare la lancetta dell’orologio agli anni ‘70, scatenando azioni e reazioni per strumentalizzarli politicamente? – si chiede il vicepresidente della Camera. – Cosa aspetta il Comune a ripulire i muri e la stele insudiciati, a deporre una nuova corona di fiori in memoria di Paolo Di Nella, la Digos a identificare gli aggressori, i capi dell’opposizione a solidarizzare e dire agli anarchici e ai loro complici che sono ripugnanti, al governo di far sentire la propria vicinanza ai parenti e agli amici delle vittime offese ieri notte?”.
“Pretendiamo – avverte Rampelli – risposte immediate da tutti per questo orrore. Lo chiediamo oggi, nel doloroso ricordo di un ragazzo di sinistra ucciso sotto gli occhi della madre, Valerio Verbano, di cui ricorre l’anniversario della morte. Onore a quei ragazzi innocenti che sono stati uccisi da un sistema che si è nutrito di quella brutale violenza. Basta violenza, basta strumentalizzazioni, basta!”.