Reddito di cittadinanza, via al censimento: in arrivo moduli web per gli occupabili. La novità sono i privati

9 Feb 2023 16:36 - di Monica Pucci

Un modulo “trasparente” per il Reddito di cittadinanza, da verificare, con controlli incrociati tra banche dati delle agenzie di collocamento, anche private, e amministrazione centrale, per censire i reali aventi diritti al Reddito di cittadinanza e quelli immediatamente “occupabili”, circa 450mila, a cui verrà tolto tra cinque mesi il sussidio. Le notizie, riportate oggi da Repubblica, parlano di un vero e proprio “censimento”, o meglio, un “autocensimento” dei beneficiari occupabili del Reddito di cittadinanza che perderanno il sussidio tra cinque mesi. “Nelle prossime settimane riceveranno un modulo web da compilare con titolo di studio, esperienze lavorative, situazione familiare”, scrive Repubblica, in chiave anti-furbetti.

Reddito di cittadinanza, al via il censimento

I dati acquisiti attraverso i moduli web saranno messi a disposizione – nelle intenzioni del ministero del Lavoro – delle agenzie private di collocamento, che proveranno a trovare offerte di lavoro da sottoporre ai beneficiari. In caso di accettazione, dal primo agosto si eviterà che gli “occupabili” restino senza soldi e senza occupazione. Il ministro Calderone vorrebbe inserire le nuove norme sul Reddito di cittadinanza nel decreto lavoro, in fase di scrittura, che prevede anche l’allentamento dei vincoli per i contratti a termine.

L’attivazione della geolocalizzazione dell’offerta di lavoro

“Il processo sarà digitalizzato per renderlo più veloce. L’operatore del Centro per l’impiego (Cpi) non contatterà il beneficiario occupabile al telefono, come avviene oggi con l’appuntamento per la firma in presenza del Patto per il lavoro. Ma gli invierà un modulo online dove saranno elencate una serie di voci necessarie a costruire il suo profilo. I dati finiranno poi in una banca dati, gestita dal ministero e dall’Anpal, l’Agenzia nazionale per le politiche attive, che funzionerà da cervellone per agganciare le richieste di lavoro”, scrive ancora Repubblica.
L’idea del ministero del Lavoro potrebbe poi essere integrata con la proposta del presidente della commissione Lavoro della Camera Walter Rizzetto (FdI) di fare leva anche su una piattaforma digitale già attiva sul mercato che indicizzi e geolocalizzi le proposte di lavoro dei Cpi in modo da renderne massima la visibilità.

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