Rissa prima del “miracolo”: pellegrini contro vigili sotto la Madonna “sanguinante” di Trevignano
Tensioni, nervi a fior di pelle, un parapiglia con contatti fisici tra i pellegrini e i vigili urbani, il tutto sotto la Madonna di Trevignano, alle porte di Roma, icona sacra alla quale, da qualche anno, si attribuisce il miracolo della lacrimazione e del sanguinamento. Un caso ancora al vaglio della Chiesa, che è molto cauta, ma che attira sempre più pellegrini da tutta Europa, un fenomeno crescente che sta iniziando a creare grossi problemi all’amministrazione locale nella gestione del traffico e soprattutto dei parcheggi. Oggi il Messaggero ne parla dettagliamente e intervista anche la mistica Gisella, che ritiene di essere tramite con la Madonna di Trevignano (che secondo alcune fonti avrebbe previsto il Covid) ed è ella stessa motivo di attrazione per i fedeli. “Gli ingredienti per quella che qualcuno ha definito ‘storia miracolosa’ ci sono tutti. Anche se adesso la questione è finita in questura perché i raduni che contano centinaia di persone creano disagio al parco tanto che agenti di polizia locale e guardia parco sono intervenuti varie volte soprattutto per le auto in divieto di sosta”.
La Madonna di Trevignano e la tensione con la comunità locale
L’ultimo raduno è avvenuto il 3 febbraio scorso, come ogni 3 del mese, quando i pellegrini si raduna sulla collina denominata “Tre vigne” per recitare il rosario e per conferire con la veggente Gisella, nella speranza che la Madonna dia segno di sè, come dal 2016, secondo la donna e il marito, una coppia di siciliani che gestisce la questione dei “miracoli” su una statuetta comprata dai coniugi a Medjugorje. Il Vaticano ha preso incarico di verificare l’effettivo miracolo ma siamo molto lontani da un verdetto. “Nel frattempo però Gisella e Gianni creano un’associazione, quella della Madonna di Trevignano Romano Ente Terzo Settore. Una onlus con uno statuto ben definito. Ogni associato paga una quota di 50 euro annuali il resto è al buon cuore di chi vuole fare le donazioni con cui sottolineano ‘facciamo opere caritatevoli'”.
Il parapiglia per i posti nel parcheggio
La folla di pellegrini si è fatta negli ultimi mesi sempre più cospicua, con una media di 600 pellegrini ogni 3 del mese. “Il problema sorge perché il terreno dove viene fatta la preghiera è dell’Associazione ma la strada per arrivarci è comunale. Vietato parcheggiare. Venerdì 3 febbraio l’ultimo appuntamento in ordine di tempo. Durante la cerimonia però arrivano i guardia parco e gli agenti della Polizia locale per le macchine in divieto di sosta. Ne nasce un parapiglia che finisce in Questura. E già perché alcuni fedeli hanno denunciato i comportamenti degli agenti e chiedono che vengano identificati gli autori di comportamenti degni di un regime…”. Il tutto, sotto gli occhi, talvolta lacrimanti, della Madonna di Trevignano.