Roma: ingannata, picchiata e derubata una donna di 96 anni, due arresti. Cos’è il “colpo del nipote”

1 Feb 2023 8:35 - di Leo Malaspina

Il colpo del “nipote”, l’ultima vile strategia per derubare gli anziani, era andato a segno qualche giorno fa ai danni di una donna che viveva da sola, all’Eur, con il figlio lontano. Due ventenni, napoletani, sono stati arrestati per rapina aggravata, lesioni e minacce nell’ambito di una indagine coordinata dalla Procura. I poliziotti del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale hanno notato un soggetto intento ad operare nei pressi di un Atm avendo cura di nascondere il proprio viso per non essere ripreso dalle telecamere. Un breve pedinamento ha consentito di scoprire il complice e l’autovettura dei criminali, che sono stati intercettati e bloccati mentre tentavano di allontanarsi a bordo di una Fiat Panda di colore grigio, risultata presa in noleggio da uno dei due soggetti. Fin dai primi accertamenti sono emersi elementi di reità a carico dei sospettati trovati in possesso di carte di credito intestate ad una donna, con le quali avevano tentato di ‘svuotare’ i conti correnti della vittima.

La rapina a Roma ai danni dell’anziana di 96 anni svelata dalle chat

Il possesso e il tentato utilizzo ingiustificato delle carte di pagamento hanno consentito di dar corso a perquisizione informatica immediata dei devices sequestrati ai sospettati. Attraverso l’analisi dei contenuti delle chat si è venuto a conoscenza che venti minuti prima della loro cattura i due malviventi si erano resi responsabili di rapina aggravata ai danni di un’anziana donna di 96 anni. Inoltre, grazie agli elementi probatori estratti dei cellulari dei due fermati è stato possibile ricostruire, in tempo reale, la dinamica degli accadimenti che hanno investito la sventurata anziana signora. Infatti, pochi minuti prima di essere catturati da personale del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica di Roma, i due arrestati si erano intrufolati all’interno dell’abitazione della donna facendole credere di essere dei postini incaricati di consegnarle un pacco per conto di suo figlio, con la complicità di un altro individuo che la intratteneva telefonicamente fingendosi il nipote.

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