Roma, l’ignobile raid notturno di anarchici e antifà contro Francesco Cecchin e Paolo Di Nella (video)
Gravissimo raid notturno dei collettivi rossi romani e dei cosiddetti “antifà” che, con un gesto vile, in prossimità dell’anniversario della morte di Valerio Verbano, il militante di Autonomia Operaia che schedava i ragazzi di destra da colpire, ucciso il 22 febbraio 1980 da tre uomini armati nella sua casa di via Monte Bianco a Roma, hanno devastato una serie di luoghi iconici, come la targa dedicata a Paolo Di Nella, il murales e il monumento per Francesco Cecchin oltreché le sedi di Gioventù nazionale e di Generazione Popolare.
La prima ad essere attaccata da tre dementi vestiti di nero e con il cappuccio delle felpe a coprire la testa è stata la sezione di Gioventù nazionale alla Garbatella, in via Guendalina Borghese, già oggetto, ai primi di ottobre, di altri atti di vandalismo. Stavolta la sezione è stata imbrattata con diverse scritte fra cui “Valerio vive“, “Antifà Garbatella” ed è stata sigillata la saracinesca d’ingresso con il cemento.
Poi da lì, i tre sono passati ad una sede di Generazione Popolare, un’associazione di giovani vicini al Centrodestra, a Batteria Nomentana. Hanno imbrattato esternamente la sede con scritte su Valerio Verbano firmandosi “antifà”.
Quindi sono andati a piazza Vescovio, dove hanno colpito il Giardino Francesco Cecchin, tirando la vernice sul monumento che lo ricorda.
E poi, poco più in là, a villa Chigi, dove si trova la targa di viale Paolo Di Nella. E lì gli antifà hanno imbrattato la targa e dato fuoco alla corona in ricordo di Paolo.
Un’ora fa il raid è stato rivendicato con un video dell’azione eversiva sull’account Instagram “Roma_ScuoleinLotta“ che fa riferimento a gruppi della sinistra antagonista interni ai Centri Sociali ad anarcoinsurrezionalisti vicini ad Alfredo Cospito.
Nel video i sedicenti antifà rivendicano così l’azione: “Nella notte del 20 febbraio, a pochi giorni dal 43esimo anniversario della morte di Valerio Verbano, abbiamo sanzionato e chiuso le sedi e i luoghi simbolici per le organizzazioni neofasciste all’interno della città. Le quali in questo momento, sentendosi leggittimate istituzionalmente dal nuovo governo, hanno ripreso un’attività aggressiva e intimidatoria nelle scuole, nelle università e nei quartieri”.
“L’azione di questa notte – scrivono sull’account Instagram “Roma_ScuoleinLotta“ – vuole mandare un messaggio chiaro: rifiutiamo la retorica revisionista e di pacificazione che tenta di mettere sullo stesso piano le morti e gli intenti degli schieramenti politici in opposizione nella storia. Abbiamo deciso di fare della memoria di Valerio Verbano l’esempio e della sua lotta antifascista la pratica, essendo presenti nelle scuole, nelle università e nei quartieri, portando avanti un antifascismo militante tutti i giorni e mettendo in atto una pratica simbolica come quella della scorsa notte, per ribadire che i fascisti in questa città non sono i benvenuti“.
“Nonostante siano passati decenni dai tragici “anni di piombo” durante i quali diversi giovani, di destra e di sinistra persero la vita, i collettivi rossi continuano a ragionare con quella stessa logica vile e violenta che li contraddistingue – dice Francesco Todde, presidente di Gioventu Nazionale Roma. – Incappucciati e di notte, un manipolo della sigla “Scuoleinlotta” ha deciso di imbrattare i muri e i luoghi di riferimento della destra giovanile”.
“Su tutti, spicca lo schifoso gesto ai danni del luogo del ricordo di Francesco Cecchin, giovane militante del Fronte della Gioventù barbaramente ucciso nel 1979 da attivisti di sinistra e della corona di fiori dedicata a Paolo Di Nella data alle fiamme. – aggiunge Todde. – Questi gesti, purtroppo non isolati, sono gli ultimi di una serie ormai troppo lunga, e dimostrano come, la sinistra antagonista, fomentata dai deliri di quella parlamentare, stia cercando di avvelenare il clima politico ai danni di intere comunità politiche di destra. Noi siamo differenti. Continueremo le nostre battaglie politiche nele piazze, nelle scuole, nelle Università mettendoci sempre la faccia”.
In queste ore la Digos sta facendo accertamenti sugli episodi vandalici e sta raccogliendo elementi per identificare i responsabili. Che Todde si appresta a denunciare.
Il Cerimoniale del Campidoglio è stato allertato per ripulire i monumenti e le targhe vandalizzate e riposizionare la corona data alle fiamme.
La canagli rossa non smette mai di creare questi indegni spettacoli; non hanno né pietà né commozione per i morti da loro creati e alle famiglie di questi martiri dell’odio comunista. I comunisti sono ancora vivi e egeti sotto mentite spoglie. Dovremo vivere con questi idioti sempre presenti. Ora è il empo dei comunisti d’elite, d’alto rango, che si rimpiono di belle frasi e nulla più. VIVA L’ITALIA DEGLI ITALIANI
Si . Sono atti gravi . Ma non ci devono essere ritorsioni di nessun tipo . Denunciare alle forze dell’ordine e basta . Dimostriamoci migliori .
Ne va della credibilità della destra e di Fdi.