Roma, Rocca in visita all’ospedale Sant’Andrea. “Ecco come farò ripartire la sanità nel Lazio”

2 Feb 2023 13:37 - di Stefania Campitelli

Quasi un “ritorno a casa”. Questa mattina a Roma Francesco Rocca, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Lazio, è andato in visita all’ospedale Sant’Andrea, del quale è stato direttore generale fino al 2007. Anche a lui si deve la rinascita della ‘cattedrale del deserto’, un manufatto praticamente abbandonato che l’allora governatore Francesco Storace volle trasformare in un polo ospedaliero di eccellenza.

Rocca e Rampelli in visita al Sant’Andrea accolti da camici bianchi e infermieri

Rocca, accompagnato dal vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, è arrivato al Sant’Andrea intorno alle 10. Si è trattenuto a lungo con gli operatori sanitari senza nascondere una certa emozione. “Di lui abbiamo uno splendido ricordo”, dice l’infaticabile Marzia Montesano, infermiera epidemiologa, che fa gli onori di casa in mezzo a uno stuolo di colleghi e camici bianchi. “Un direttore vero, autentico, molto sensibile. Il primo ad arrivare, l’ultimo ad andare via”.

L’incontro con gli operatori sanitari e il colloquio con il direttore generale

Rocca e Rampelli (presente anche Paolo Trancassini, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia) sono stati accolti dal direttore generale, Daniela Donetti, e dal preside della Facoltà di Medicina, Erino Angelo Rendina. Al centro del colloquio con lo sfidante di Alessio D’Amato del Pd, ex assessore della fallimentare giunta Zingaretti,  il “Progetto Sant’Andrea”. Un programma ambizioso, ma ‘realizzabile’ dice Rocca, perché la struttura ospedaliera di via di Grottarossa torni a essere un polo strategico e attrattivo.

“Ecco come farò ripartire la sanità nel Lazio”

La sanità è una delle competente primarie della Regione, tematica privilegiata dal candidato del centrodestra nei suoi tour elettorali e nei confronti con i due sfidanti della sinistra. In queste settimane Rocca ha smontato pezzo per pezzo la narrazione della ‘esemplare’  gestione della sanità laziale durante la pandemia. Una fake news: l’ex assessore ha goduto dei favori della stampa grazie al lavoro corale dei medici, che lavorano in condizioni proibitive.

Dall’ex assessore D’Amato solo annunci e mezze verità

Falsa anche la notizia della imminente apertura di sei nuovi ospedali. “Questa è politica degli annunci. Per realizzare sei ospedali servono anni, nel frattempo dove andranno a curarsi i pazienti? Più dell’80% dei tumori oggi viene operato a Roma. Anche qui – incalza Rocca – non c’è stata programmazione. Inoltre non sono stati riqualificati gli operatori socio-sanitari specializzati che alleggerirebbero enormemente il lavoro degli infermieri. Regioni come Emilia Romagna e Lombardia lo hanno fatto”,

Questa sera a Porta a Porta con i due sfidanti

Romano, 58 anni, laureato in legge, il candidato della discontinuità con l’era Zingaretti da decenni si occupa di sanità pubblica e volontariato. Con la Caritas, dedicandosi prevalentemente all’assistenza ai migranti e al disagio giovanile, e poi con la Croce rossa italiana e internazionale. Dal 2007 al 2010 è stato membro del consiglio d’indirizzo dello Spallanzani di Roma. Nel 2011 è stato commissario straordinario della Asl Napoli 2 e nel 2017 è stato Direttore generale dell’Idi. Un curriculum di tutto rispetto per il candidato a governatore del Lazio che questa sera (in seconda serata) sarà ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta per un confronto a tre con gli altri candidati-

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