Si toccava i genitali contro i colleghi: portano jella. Finisce a processo per stalking
E’ una storia singolare e che suscita ironia ma che, per chi ne è rimasto vittima, è stata causa di ansia e tristezza. E’ cominciata nel 2015 a Frosinone e oggi la racconta Il Messaggero. Protagonista, in negativo, un autista del servizio pubblico che additava costantemente due colleghi come jettatori. A suo dire – racconta il quotidiano romano – “i due emanavano influssi negativi, per questo motivo ogni volta che li vedeva si toccava i genitali in segno scaramantico. E quando talvolta capitava che i loro bus si incrociavano per la strada, l’uomo tirava fuori la mano facendo il segno della corna mentre toccava la carrozzeria”.
Le maldicenze sul luogo di lavoro sono quasi la regola, si sa, ma in questo caso la diceria sui due che avrebbero portato jella si era diffusa in giro provocando stressa e ansia nei due malcapitati. Due lavoratori che chiedevano solo di essere lasciati in pace anziché essere evitati come la peste in base a anacronistici pettegolezzi e credenze popolari. Quindi hanno deciso di contrattaccare rivolgendosi a un legale che ha presentato querela riuscendo a trascinare in tribunale il collega malevolo e incline ai gesti scaramantici.
“Condotte reiterate avevano portato entrambi ad un perdurante stato di ansia – come si legge nel capo di imputazione – che aveva cambiato loro la vita . Ormai la maggior parte delle persone li conosceva per avere la fama di iettatori. Una volta addirittura mentre una delle parti offese si trovava in servizio aveva visto che il collega gli sputava dal finestrino in segno di scherno. L’udienza nei confronti dell’imputato è stata fissata per il prossimo 12 maggio”.