Spese pazze, incalzato da FdI si dimette il sovrintendente del Maggio musicale fiorentino Alexander Pereira
Incalzato dalle numerose denunce e dagli esposti degli esponenti di Fratelli d’Italia Francesco Torselli e Alessandro Draghi che, da sette mesi, lo tenevano sotto tiro dopo aver scoperto le spese che faceva con la carta di credito della Fondazione Maggio Musicale, il sovrintendente Alexander Pereira, fedelissimo del sindaco di Firenze, Dario Nardella, che lo ha sempre difeso a spada tratta, è costretto a dimettersi .
Su di lui indagano la Procura di Firenze e quella della Corte dei Conti regionale. Che gli contestano spese, non dovute, fatte in vari esercizi commerciali e ristoranti – ma non solo – della zona, soprattutto celebri macellerie e pescherie dove il nostro spendeva serenamente utilizzando la carta di credito della Fondazione Maggio Musicale.
Pizzicato sul fatto dai consiglieri di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli capogruppo in Consiglio regionale ed Alessandro Draghi capogruppo in Consiglio comunale a Firenze, Alexander Pereira, nominato dal ministro della Cultura dell’epoca, l’esponente Pd Dario Franceschini, ha cercato di resistere, forte della blindatura garantitagli dal sindaco di Firenze, Dario Nardella.
Molto più cauto e prudente il presidente della Regione Giani. Che difronte alle denunce circostanziate di Fratelli d’Italia ha voluto vederci chiaro.
La mazzata finale per Alexander Pereira è arrivata a gennaio quando la Procura di Firenze gli ha inviato l’avviso di garanzia per peculato dopo aver spulciato le spese che Torselli e Draghi contestavano al sovrintendente della Fondazione Maggio Musicale.
C’erano, per esempio, i 1.507,80 euro spesi con la carta di credito dell’ente in un ristorante di Ibiza il 28 luglio 2020 o i 1.400 euro dilapidati a spese dei contribuenti italiani all’Osteria del Pavone a Firenze il 12 dicembre 2021 E poi centinaia di euro spesi in pescherie rinomate, in raffinate macellerie e frutterie.
E quando gli esponenti di Fratelli d’Italia lo hanno messo alle strette si è giustificato dicendo che con tutto quel ben di Dio preparava manicaretti, improvvisandosi cuoco, per potenziali finanziatori che lui invitava a cena a casa per convincerli a mettere soldi sui disastrati bilanci dell’ente che sovraintendeva.
Quelle cene non devono proprio aver convinto i suoi ospiti se i conti della Fondazione Maggio Musicale hanno continuato a lacrimare.
“Speriamo che il prossimo Sovrintendente sia più bravo come amministratore di una Fondazione lirico-sinfonica che come cuoco”, lo sbeffeggiano ora Francesco Torselli e Alessandro Draghi ricordando che “è servito quasi un mese” per dimettersi “all’ormai ex-sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino, Alexander Pereira, dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia sulle sue spese pazze”.
“Meglio tardi che mai – dicono Torselli e Draghi – ma per noi si sarebbe dovuto dimettere all’indomani della nostra denuncia sull’uso quantomeno fantasioso della carta di credito della Fondazione”.
La cosa curiosa è che gran parte delle spese sono state fatte da Alexander Pereira fra novembre 2020 e maggio 2021 quando la Toscana era in zona rossa e quando i teatri erano tutti chiusi per la pandemia.
Peraltro la Procura gli contesta persino il noleggio di un elicottero, costato ai contribuenti italiani 7.000 euro, per andare da Firenze a Grosseto. In tutto rimborsi non giustificati per circa 60mila euro. Oggi le dimissioni mettono la parola fine ad una vicenda penosa scoperta da Fratelli d’Italia e su cui il Pd ha cercato, senza riuscirci, di mettere il silenziatore.