Sul 41-bis Travaglio asfalta il Pd: «Volete liberare Cospito, ma non avete il coraggio di dirlo»
A Roma si dice «cor sorcio in bocca» e si usa per indicare chi viene beccato in flagranza (non necessariamente di reato). Come il Pd pescato con le mani nella marmellata (si fa per dire) del caso Cospito, il capo degli anarco-insurrezionalisti in sciopero della fame dal 20 ottobre contro il 41-bis. La vicenda è nota: ieri alla Camera il deputato FdI Giovanni Donzelli ha svelato che quella di Cospito è in realtà una strategia finalizzata ad eliminare il regime del carcere duro concordata con boss della mafia e della camorra. In più, ha fatto i nomi dei deputati dem volati fino al carcere di Sassari per incontrare l’anarco-terrorista, chiedendo loro: state con lui o con lo Stato? Apriti cielo!
Su Cospito il direttore del Fatto sposa la linea del governo
Quel che è meno noto è che la stessa domanda la pone ora Marco Travaglio nel consueto editoriale mattutino. Anzi, a voler essere precisi, più che domanda, quella del direttore del Fatto Quotidiano è un’intimazione ai dem a togliersi la maschera e a parlare senza ipocrisie. Ma lasciamo parlare lui: «E qui casca l’asino del Pd, che chiede di lasciare al 41-bis mafiosi e terroristi, ma vorrebbe esentarne Cospito senza neppure avere il coraggio di dirlo, ma sottolineando che sta malissimo e “non bisogna farne un martire“». Non fa una grinza. Tanto più che (e Travaglio lo scrive) Cospito sta male perché si rifiuta di mangiare. E questo rende la pretesa del Pd di sottrarlo al carcere duro irricevibile.
«Ricatto inaccettabile»
È la tesi del governo. Ma anche del direttore del Fatto. Che, infatti, scrive: «Altrimenti domani Messina Denaro e gli altri mafiosi al 41-bis potrebbero iniziare il digiuno (ne hanno fatti già diversi, invano) e chi usa l’argomento della salute da tutelare e del martirio da evitare dovrebbe battersi anche per loro». Non fa una grinza-bis. Morale della favola: Cospito sta ricattando lo Stato, che non vi si può piegare senza perdere la faccia. Il governo sta facendo la propria parte, dosando rigore e umanità. Chi invece non la sta facendo è il Pd, i cui esponenti si sono rivelati quanto meno oscillanti. La domanda di Donzelli e l’intimazione di Travaglio restano perciò drammaticamente in piedi: state con Cospito o con lo Stato?