Sulla rissa al liceo di Firenze è scontro. Piantedosi alla dem Malpezzi: “Anche i ministri hanno libertà di opinione o no?”
Il ministro dell’Interno Piantedosi alla Commissione Affari costituzionali del Senato ha parlato anche degli scontri tra studenti di opposte fazioni davanti al liceo Michelangiolo di Firenze. E ha detto che la violenza è violenza e come tale va condannata senza ulteriori aggettivazioni. Lasciando intendere che se la violenza è violenza essa è esecrabile sia quando proviene dall’estrema destra sia quando promana dai centri sociali. L’obiettivo è quindi riuscire ad eliminare del tutto dall’agone politico metodi violenti indipendentemente dalla loro matrice ideologica. Piantedosi ha insomma fatto chiaramente capire che non intende accodarsi all’allarme antifascismo agitato dal Pd e dalle sinistre. Elogiando inoltre le tempestiive indagini che hanno avuto luogo subito dopo gli scontri.
Ha anche difeso il collega Valditara, ministro della Pubblica Istruzione, suscitando le critiche della dem Malpezzi. “Valditara ha espresso un’opinione sulla lettera della preside di Firenze e mi pare che il diritto alla libertà d’espressione possa e debba valere anche per i ministri o no?”. A quel punto Malpezzi ha detto che Valditara aveva minacciato sanzioni contro la preside. “Ma non c’è stata nessuna sanzione – ha replicato Piantedosi – quindi non era nelle intenzioni del ministro attivare il potere sanzionatorio. E non mi pare poi che la preside con quella lettera stesse esercitando il suo ruolo di insegnamento”.
“Segnalo – ha concluso il ministro – che la libera manifestazione del pensiero va riconosciuta sia alla preside che al ministro della Repubblica. Non è che se parla il ministro diventa una pericolosa espressione di una ideologia rinascente e se parla un preside è diverso. C’è stato un dibattito ma la democrazia si compone anche di queste cose”.