Superbonus, dal governo subito un tavolo tecnico per i crediti incagliati. Soddisfatte le categorie

20 Feb 2023 19:57 - di Redazione
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Sarà istituito «al più presto» un tavolo tecnico sui cosiddetti “crediti incagliati” del superbonus. Si tratta di una criticità ereditata della quale il governo si è fatto carico e che è stata al centro dell’incontro con i rappresentanti del settore edilizio e bancario, che si è svolto oggi a Palazzo Chigi e che era stato convocato subito dopo il varo del decreto che ha bloccato il credito d’imposta in edilizia.

Da Palazzo Chigi «ferma determinazione» a porre rimedio alle criticità del superbonus

«Sentito il presidente Giorgia Meloni, il ministro Giancarlo Giorgetti conferma, unitamente al sottosegretario Alfredo Mantovano, al ministro Gilberto Pichetto Fratin e agli altri esponenti di governo presenti, la ferma determinazione a porre rimedio agli effetti negativi della cessione del credito correlata ai bonus edilizi», si legge nella nota diffusa da Palazzo Chigi dopo l’incontro. «Partendo dal decreto legge approvato lo scorso 16 febbraio – prosegue il comunicato – il governo ribadisce il suo impegno a trovare le soluzioni più adeguate per quelle imprese del settore edilizio che hanno agito correttamente nel rispetto delle norme. Tale situazione, che l’esecutivo Meloni ha ereditato riguardante i cosiddetti “crediti incagliati” (cioè i crediti maturati e che il sistema bancario ha difficoltà ad assorbire) verrà esaminata al più presto in un tavolo tecnico al quale saranno presenti i rappresentanti delle associazioni di categoria oggi intervenuti».

Il tavolo tecnico sui crediti incagliati

Dunque, la base di partenza resta il decreto della scorsa settimana, rispetto al quale il governo ha ribadito di non essere intenzionato a fare passi indietro, confermando però la piena volontà di ascolto delle parti. «Nel tavolo tecnico – ha chiarito ancora Palazzo Chigi – saranno individuate norme transitorie al fine di fornire soluzioni nel passaggio dal regime antecedente al decreto legge a quello attuale, tenendo conto della situazione delle imprese di piccole dimensioni e di quelle che operano nelle zone di ricostruzione post-sisma». «Il governo – chiarisce infine il comunicato – ribadisce, come già illustrato al termine del Consiglio dei ministri, la permanenza dei bonus per l’edilizia nella forma delle consuete detrazioni d’imposta dalla dichiarazione dei redditi».

La soddisfazione delle categorie

«Siamo soddisfatti, il confronto con il governo è stato franco e abbiamo avuto una apertura sullo sblocco dei crediti pregressi e quindi una apertura all’F24», ha commentato il presidente dell’Ance, l’Associazione nazionale costruttori edili, Federica Brancaccio, mentre il presidente della Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, ha parlato di «indicazioni confortanti» arrivate da Giorgetti. Di confronto «schietto ed equilibrato» ha parlato anche Sergio Ventricelli di Confimi Edilizia, che ha sottolineato che «c’è stata una apertura importante e quindi si va verso lo sblocco dei crediti per chi in questo periodo deve completare il lavoro». «Il governo metterà mano velocemente al problema dei crediti incagliati utilizzando il rapporto con le banche», ha poi spiegato il presidente di Cna, la Confederazione nazionale dell’artigianato e della pmi, Dario Costantini, aggiungendo che «l governo metterà mano velocemente al problema dei crediti incagliati utilizzando il rapporto con le banche» e che «abbiamo chiesto al governo che questo tavolo diventi tecnico e urgente per fare una risposta alle pressioni che arrivano dalle imprese».

Fonti del governo: «Tutti consapevoli che bonus e superbonus non potevano andare avanti»

Di un incontro andato «complessivamente bene» hanno parlato anche fonti del governo. «Si è notata una condivisione che, sentendo gli interventi, era già concreta nella sensibilità di ciascuno – spiegano le fonti – erano tutti consapevoli che la situazione non poteva andare avanti. Si è trattato di un’inevitabile presa d’atto, un passaggio obbligato, nel quale si è impostato un percorso per trovare una soluzione agli affetti negativi» dello stop ai bonus per l’edilizia.

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