Terremoto in Turchia, ritrovato sotto le macerie il corpo dell’imprenditore italiano Angelo Zen

16 Feb 2023 18:47 - di Leo Malaspina

“Purtroppo è stato ritrovato senza vita il corpo di Angelo Zen”. Il triste annuncio, a metà giornata, è arrivato dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che sgomberato gli ultimi dubbi sulla morte dell’imprenditore veneto che risultava scomparso in Turchia dal giorno del devastante terremoto il 6 febbraio scorso. “Abbiamo già provveduto ad informare la famiglia e attraverso la nostra Ambasciata in Turchia ad avviare le procedure di rientro della salma in Italia. Mi stringo al dolore dei suoi cari”, aggiunge il capo della diplomazia italiana nel suo tweet.

Condoglianze anche dal premier Meloni: “La notizia del ritrovamento del corpo senza vita dell’imprenditore veneto Angelo Zen, rimasto ucciso nel terremoto che ha sconvolto Turchia e Siria, ci riempie di tristezza. A nome del Governo esprimo le mie più profonde condoglianze e la mia vicinanza alla famiglia”.

In Turchia la morte di Angelo Zen: il dolore di Martellago

“Più passavano i giorni, più pensavamo che questa notizia arrivasse. La speranza però era tanta visto che, anche a distanza di tante ore, persone sono state trovate ancora in vita. E’ una notizia triste per tutta la comunità di Martellago: siamo vicini alla famiglia e pronti ad aiutarla”, è il primo commento di Andrea Saccarola, sindaco di Martellago (Venezia), paese dove viveva Angelo Zen.

Anche il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha ricordato la figura dell’imprenditore morto nella devastante ondata sismica in Turchia. “Il filo di speranza che Angelo Zen fosse scampato al terremoto in Turchia si è spezzato. Esprimo alla sua famiglia e a tutti coloro che gli hanno voluto bene il più profondo cordoglio del Veneto e mio personale”. “Per tutto questo tempo – prosegue Zaia – abbiamo sperato in una soluzione positiva e ci siamo tenuti in contatto costante con il Ministero. Una speranza che si affievoliva di ora in ora. Nel momento del dolore mi stringo a tutti i suoi cari”.

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