Terremoto, l’ospedale da campo e le navi di aiuti: l’Italia resta in prima linea per Turchia e Siria
È «pienamente operativo» l’ospedale da campo allestito dalla Protezione civile in Turchia. A darne notizia è stato il ministro Nello Musumeci, esprimendo «soddisfazione per l’operato dei nostri uomini e delle nostre donne, impegnati ad essere concretamente vicini alle popolazioni terremotate». «Si tratta di personale esperto e qualificato, che possiamo solo ringraziare per quanto sta facendo», ha proseguito il ministro della Protezione civile, mentre è stato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ad annunciare in mattinata che la nave San Marco della Marina militare, che due giorni fa era arrivata in Turchia col suo carico di aiuti, è arrivata a Beirut.
Le navi di aiuti inviate dall’Italia in Turchia e Siria
«Con il materiale donato dalla Protezione civile, destinato alla Siria, l’Italia è in prima linea per assistere le popolazioni colpite dal terremoto», ha sottolineato Tajani. Un’altra nave di aiuti è salpata ieri sera da Trieste. Si tratta di un cargo commerciale che trasporta 31 container e 5 semirimorchi, per un valore complessivo di oltre 2,86 milioni di euro, arrivati dallo sforzo delle Regioni e delle Province autonome e destinati tanto alla Turchia quanto alla Siria. Le diverse realtà italiane sono state coordinate dalla Provincia autonoma di Trento, nell’ambito del lavoro congiunto con il Dipartimento nazionale di Protezione civile. «Ancora una volta l’Italia si conferma una Nazione di grande spirito improntato a solidarietà», ha sottolineato ancora Musumeci, parlando di «una emozionante gara fra le nostre Regioni in soccorso di popolazioni drammaticamente colpite».
Musumeci: «L’Italia dimostra ancora una volta il suo grande spirito di solidarietà»
Dopo un viaggio della durata di circa tre giorni, il carico di aiuti approderà al porto di Mersin e sarà successivamente trasportato nel centro di concentrazione di Afad (la Protezione civile turca) nella provincia di Adana, a circa 80 chilometri di distanza. Le Regioni Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia, Umbria e Veneto e le Province autonome di Trento e Bolzano hanno composto i carichi in base alle reali esigenze comunicate dalla Turchia. Il carico è composto in particolare da materiale logistico e vestiario: tende, bagni, letti, brandine, lenzuola, cuscini, coperte, piumoni, sacchi a pelo, generatori, torri faro, riscaldatori, giacche, pannolini e asciugamani. Un secondo carico di aiuti – ai quali concorreranno anche altre Regioni che hanno offerto la propria disponibilità – sarà inviato nella serata di domenica.