Transizione green, Urso: “Serve pragmatismo non ideologie preconcette. Non daremo tregua alla Ue”
“Ci sono quasi duemila incentivi. In parte nazionali e in gran parte regionali. Tra loro difficilmente compatibili. Agiremo per disboscare, razionalizzare, omogeneizzare e renderli duraturi nel tempo”. Così il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso dai microfoni di Radio Anch’io commentando il disegno di legge delega sugli incentivi alle aziende. Che oggi verrà esaminato dal Consiglio dei ministri.
Green, Urso: serve pragmatismo no le ideologie
Idee chiare sulla transizione green. “Siamo convinti che bisogna raggiungere obiettivi. Ma bisogna affrontare la tematica con sano pragmatismo e non con ideologia preconcetta”. Per la transizione digitale ed economica servono materie prime – spiega Urso – ma noi siamo già in campo con un tavolo in materia. “Non possiamo passare dalla subordinazione e sudditanza dalla Russia per l’energia a quella della Cina per le materie prime e le tecnologie. Passeremmo dalla padella alla brace”.
Auto elettriche, non daremo tregua alla Ue
Sulle auto elettriche il ministro del made in Italy ribadisce la linea adottata. “Siamo impegnati perché nei due dossier che rimangono in campo, l’euro 7 e i veicoli pesanti, ci sia un approccio pragmatico della Ue. E siamo impegnati perché nel 2026 con la clausola di salvaguardia che è prevista ci sia davvero una revisione. Affinché il sistema industriale italiano possa raggiungere l’obiettivo della transizione. Intanto – aggiunge – abbiamo avviato una politica industriale che serva a colmare le nostre lacune”.
Ucraina, è già tempo di parlare di ricostruzione
Sul fronte del conflitto russo-ucraino, invece, il ministro Urso invita a parlare già di ricostruzione in Ucraina. “Innanzitutto per dare una speranza a chi vive sotto alle bombe e ai missili che ci sarà un domani in cui l’Occidente e l’Europa interverranno. Anche per aiutare a ricostruire il loro Paese. E poi perché c’è da fare da subito”.