Urso apre a Landini: “La settimana lavorativa di 4 giorni? Parliamone, ma non penalizziamo il Sud”
“La settimana lavorativa di 4 giorni? Sono disposto a riflettere partendo dalla realtà”. Con queste parole il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso apre alla proposta lanciata ieri dal segretario della Cgil, Maurizio Landini.
“Tutto – spiega nell’intervista a La Stampa – va messo in sintonia con una saggia politica industriale con l’obiettivo di aumentare produttività e occupazione. Dipende dalle condizioni del Paese: abbiamo dei punti di forza e dei punti di debolezza. Di fatto l’occupazione nel nostro Paese è concentrata nel Nord invece è molto bassa al Sud e tra le donne dove dobbiamo concentrare gli investimenti”.
“Se noi oggi – argomenta il ministro – dovessimo fare una misura di questo tipo (la settimana lavorativa di 4 giorni appunto ndr), dobbiamo stare attenti che non diventi un incentivo all’emigrazione interna verso le grandi fabbriche del Nord che possono fare di più su questo fronte. Comunque lavoriamoci senza pregiudizi”.
Settimana lavorativa di 4 giorni: dalla proposta all’attuazione
I sindacati chiedono al governo un coinvolgimento diverso dal passato, a loro non basta essere informati a cose fatte come è accaduto sulla legge di bilancio: “Isab di Priolo, Ilya, la filiera dei carburanti, il ddl delega per la riforma degli incentivi – replica Urso – mi sono ritrovato nei primi giorni con qualche emergenza e su tutte queste questioni mi sono sempre confrontato con le parti sociali, con sindacati e associazioni di imprese. Il sindacato per me è un asset importante. Per affrontare le sfide che abbiamo davanti la prima alleanza deve senz’altro essere con il sistema Italia, con imprese e sindacati. La seconda alleanza con i grandi Paesi industriali di Europa, innanzitutto con Francia e Germania”.
Entro quest’anno una conferenza nazionale sulla politica industriale
Urso dichiara inoltre che “entro quest’anno realizzerò una conferenza nazionale sulla politica industriale al termine di un percorso che disegneremo insieme alle forze sociali produttive e con i sindacati perché sono passati trent’anni senza politica industriale. Sono fiducioso perché proprio la reazione delle imprese e dei lavoratori italiani negli ultimi mesi ci dice che questa sfida la possiamo vincere ma solo se ci mostriamo consapevolmente come sistema Paese all’interno di quello che vorremmo fosse la fortezza europea”.
“O l’Europa passa per l’Italia non va da nessuna parte”
Ma noi in questa fase non siamo un po’ isolati in Europa? “Noi siamo esattamente dove devono venire gli altri: siamo la nazione mediterranea d’Europa. Pensiamo solo all’energia che arriva da Sud passando per l’Italia per arrivare sino in Germania: noi oggi siamo sulla linea di frontiera della storia. O l’Europa crea una politica win-win con l’Africa, passando per l’Italia, o non va da nessuna parte”.
Inseguire i sindacati sulla folle proposta della settimana lavorativa a 4 giorni mi sembra demenziale ed autolesionista! A mio parere in Italia si deve perseguire l’efficienza e la competivita commerciale o siamo fuori, lo dice uno che spesso ha lavorato 7 giorni su 7. Le scelte populist e e demagogiche di Landini si commentano da sole…