Ustionava la figlia di 17 mesi con lo spray: le torture riprese da una telecamera nascosta in ospedale
Avrebbe causato volontariamente lesioni alla figlia di 17 mesi, spruzzandole sulla pelle deodorante spray da una distanza ravvicinata. Per questo una donna di 29 anni, residente in provincia di Varese, è stata arrestata dalla squadra mobile di Milano con l’accusa di maltrattamenti in famiglia aggravati. La misura contro la donna, ordinata dal Gip di Milano Patrizia Nobile, è stata adottata dopo che le torture sulla figlia sono state riprese da una telecamera nascosta. Per la 29enne, che oggi sarà sottoposta all’interrogatorio di garanzia, non si escludono problemi depressivi.
La bambina sottoposta a ripetuti accertamenti medici su richiesta della madre
Il caso è emerso dopo che la stessa madre, a partire da agosto, aveva richiesto ripetuti controlli medici sulla bimba, che presentava sulla pelle piccole macchie simili a ustioni. In almeno tre occasioni la bambina sarebbe stata ricoverata in diversi ospedali lombardi e sottoposta ad accertamenti che non avevano portato ad alcuna diagnosi. Esclusa ogni possibile patologia o allergia, i medici di un ospedale milanese hanno iniziato a maturare il sospetto che potesse trattarsi di lesioni indotte dall’esterno e in particolare dalla madre, che era l’unica persona con cui la piccola rimaneva tutto il giorno. Dopo la conferma da parte dei colleghi di medicina legale, che hanno riscontrato «elevati livelli di alluminio» nei campione cutanei e di sangue della bimba, i sanitari hanno allertato la Procura.
I sospetti dei medici e l’intervento della Procura
Per le indagini gli uomini della squadra mobile, coordinati dai magistrati Letizia Mannella e Pasquale Addesso, si sono avvalsi anche dell’ausilio di telecamere e microspie, piazzate nella stanza d’ospedale dove la donna e la figlia sono rimaste durante un ricovero durato più di due settimane finalizzato proprio a capire le cause di quel disturbo. Dalle riprese, durate due giorni tra il 31 gennaio e il 1 febbraio, è emerso che la madre portava la bambina in bagno e, dopo averle scoperto porzioni di pelle, le avvicinava un oggetto al corpo. Sono state poi le microspie a restituire il suono di uno spray, che veniva azionati per una decina di secondi, dopo i quali la bimba iniziava subito a piangere. In alcune riprese, come riferito dal Corriere della Sera di Milano, che ricostruisce nel dettaglio la vicenda, si vede la bimba agitarsi e piombare in uno stato di terrore non appena la madre la prende per mano per portarla in bagno.
Le torture della donna sulla figlia riprese dalle telecamere nascoste
Ulteriori indagini hanno poi consentito di verificare che lo spray era un ordinario deodorante per adulti, che però, contenendo piccole quantità di alluminio, spruzzato da distanza ravvicinata e per un certo tempo sulla pelle di una bimba così piccola era in grado di provocare delle ustioni. Secondo quanto riferisce ancora il Corriere la donna avrebbe risposto ai medici che le chiedevano conto del deodorante: «Adesso viene fuori che è colpa mia». Oggi spetterà al Gip di Milano, che nell’ordinanza di arresto ha parlato di «azioni consapevoli e volontarie», ascoltare cosa ha da dire la donna. Poi la parola passerà alle perizie psichiatriche.