Valditara: prioritario aumentare gli stipendi a tutti gli insegnanti, destinati altri 300 milioni

1 Feb 2023 18:44 - di Gianluca Corrente
valditara

«Sulla vicenda delle retribuzioni degli insegnanti ho trovato molta propaganda, strumentalizzazioni, poco rispetto della verità e mistificazione della realtà. Temo che in troppi non abbiano ascoltato il mio audio al Forum Gedi, che è online e chiunque può ascoltare». Lo ha affermato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara , al question time alla Camera. »Io ho posto come tema prioritario quello degli stipendi di tutti gli insegnanti, ovunque. E ho detto che ‘dobbiamo lanciare una grande sfida per trovare risorse per la scuola e soprattutto per gli insegnanti. Poi, parlando degli stipendi che sono molto, troppo bassi, ho affermato che dobbiamo trovare anche forme nuove e ulteriori finanziamenti alla scuola a beneficio di tutto il personale».

Valditara: raggiunto l’accordo con i sindacati 

«Condividendo l’esigenza di aumentare gli stipendi di tutto il personale della scuola, in tre settimane abbiamo raggiunto un accordo con i sindacati che ha previsto 100 milioni di risorse nuove, aggiunte alle somme disponibili, e la destinazione di ulteriori 300 milioni di euro già previsti nel bilancio per altri scopi finalizzati invece da noi ora ad aumentare gli stipendi di tutto il personale della scuola. La scorsa settimana ho firmato il cambio di destinazione di quelle risorse».

Il contratto nazionale non si tocca

«Noi in tre settimane abbiamo chiuso un contratto che era rimasto in sospeso da troppo tempo», ha aggiunto Valditara, «di fronte a una domanda specifica io ho risposto che il contratto nazionale non verrà toccato. Il contratto nazionale non ritengo neanche che sia una richiesta delle regioni, non ho mai sentito qualche regione che voglia mettere in discussione il contratto nazionale’. E poi ancora ho ribadito che non è in discussione il contratto nazionale. E ho aggiunto che semmai la richiesta delle regioni è quella di consentire una maggiore equità laddove il costo della vita sia molto più alto, questa è la vera sfida capire come fare per far sì che il lavoratore che si trova ad avere un costo della vita più alto, in un determinato territorio, ovunque si trovi, e ho ribadito ovunque si trovi. Ho sottolineato al nord, al centro o al sud, questo è poco rilevante, non vada ad avere uno stipendio che nei fatti è molto più basso».

«La sinistra ha abbandonato la questione del merito»

«Gli indici Istat rilevano che anche a Roma ad esempio il costo della vita è molto caro. Pensate che nell’area romana a fronte di uno stipendio di 1.300 euro al mese, che è lo stipendio purtroppo di un insegnante elementare, tra costo della spesa e affitto, pagati questi, rimangono appena 153 euro. Bene, la sinistra riformista un tempo si era posta la questione di coniugare il merito e il bisogno. La questione del merito e del bisogno è stata abbandonata, trascurata. Sono fermamente convinto che noi dobbiamo riprendere in mano quella sfida nell’interesse dell’Italia intera».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *