Weber: «L’Italia ha ragione, chi finanzia le Ong deve anche farsi carico dei migranti»
Gli Stati che aiutano le Ong devono anche farsi carico dei migranti. È il monito che arriva dal presidente del Ppe, Manfred Weber, che ricorda che «il soccorso non si può privatizzare» e sono gli Stati che devono controllare il fenomeno migratorio. L’Italia, ha quindi avvertito il leader del maggior partito al Parlamento europeo, non può essere lasciata sola.
Weber: «L’Europa ha perso troppo tempo in chiacchiere, è ora di decidere»
Intervistato da Tgcom24, Weber ha ricordato che «abbiamo perso troppi anni nel dibattito sull’immigrazione e ora siamo prossimi a una nuova enorme crisi perché i numeri degli arrivi stanno aumentando e i centri di accoglienza, in molti Paesi, come Italia, Austria, Germania, Belgio sono ormai pieni». «Mi aspetto – ha chiarito – che al prossimo Consiglio europeo non si parli e basta, ma si decida».
Il soccorso «non può essere privatizzato»
«L’attività delle Ong o della società civile è per definizione benvenuta, ma – ha charito – non si può pretendere di privatizzare il soccorso dei migranti. Sono gli Stati che devono controllare il Mediterraneo ed è per questo che ritengo ci sia bisogno di un codice di condotta. Abbiamo bisogno di regole per l’attività perché spetta agli Stati – ha ribadito – decidere cosa succede nel Mediterraneo».
«L’Italia ha ragione: gli Stati che finanziano le Ong devoni accogliere i migranti»
Dunque, una posizione assolutamente in linea con quella dell’Italia, e non a caso: «Iniziamo col dire – ha infatti precisato Weber – che il Ppe fa parte del vostro governo. Con Antonio Tajani come ministro degli Esteri abbiamo una forte presenza del Ppe nell’esecutivo italiano». «Quindi, certo, sì, siamo d’accordo», ha rivendicato il presidente del Ppe ai microfoni di Tgcom24, precisando che «siamo d’accordo anche su un altro aspetto: anche gli altri Paesi europei che aiutano finanziariamente le Ong, come ad esempio il governo tedesco, devono prendersi le loro responsabilità». «Se soccorri i rifugiati devi anche prenderne una parte, fa parte della logica, dobbiamo condividere lo sforzo, non possiamo lasciare soli – ha concluso Weber – i Paesi del Sud Europa soli».