“Appendino fu superficiale”: il pm chiede la conferma di 18 mesi per gli incidenti in piazza San Carlo

22 Mar 2023 8:51 - di Carlo Marini
chiara appendino san carlo

Al maxi processo d’appello per i tragici fatti di piazza San Carlo, del 3 giugno 2017 (2 morti e 1500 feriti), per l’ex sindaca di Torino Chiara Appendino, il Pm ha chiesto la conferma dei 18 mesi di reclusione. Una pena pesantissima per l’attuale parlamentare M5s, che era stata candidata nonostante la spada di Damocle di una condanna in primo grado.

Quella sera in piazza San Carlo Torino, durante la finale di Champions Juventus-Real Madrid trasmessa sul maxischermo, si scatenò un ondata di panico tra la folla che portò al ferimento di oltre 1.500 persone e in seguito alla morte di due donne. Poteva trasformarsi in una strage.

A San Carlo 2 morti e 1500 feriti

Nei confronti dell’ex questore Angelo Sanna, che ieri ha reso delle dichiarazioni spontanee, è stato chiesta invece una riduzione della pena (18 mesi) decisa in primo grado. Nei confronti di Maurizio Montagnese, responsabile dell’agenzia Turismo Torino, alla quale l’amministrazione Appendino affidò l’organizzazione dell’evento, il magistrato ha chiesto alla corte di valutare se è il caso di procedere a una riduzione.

Il pg Carlo Pellicano ha anche ricordato che a scatenare il panico tra la folla – e che stava seguendo la partita tra Juventus e Real Madrid – fu “l’azione scellerata di una banda di criminali” (un banda di giovani nordafricani già condannata in via definitiva) che a scopo di rapina sparsero spray al peperoncino. “La loro condotta disvelò le manchevolezze” nell’organizzazione e nella gestione della serata, ha precisato Pellicano.

Il magistrato ha accusato giunta pentastellata e organizzatori di “fretta”, “trascuratezza”, “superficialità”, di “budget quasi inesistente”. In base alla ricostruzione dell’accusa, fu proprio la sindaca Appendino (che non si è presentata in udienza per legittimo impedimento), insieme a Giordana, a decidere, su suggerimento della Juventus, di ospitare la manifestazione in piazza San Carlo. Tuttavia, proprio il club bianconero “aveva fatto presente che per una analoga iniziativa del 2015 i maxischermi erano stati due, mentre in questa occasione se ne reperì solo uno. Fino al 26 maggio (otto giorni prima – ndr) non si sapeva neppure chi sarebbe stato il soggetto organizzatore, ma il 28 maggio, su Facebook, la sindaca scrisse che tante persone ci stavano lavorando da settimane”.

Sempre secondo il pg su Appendino ricadeva la responsabilità specifica in materia di sicurezza ma “affidò a Giordana una delega in bianco giuridicamente inesistente e irrilevante”, salvo poi comporre con lui “una voce unica, una diarchia”. Da qui la richiesta della conferma della pena: 18 mesi di reclusione.

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