Bullismo, Valditara: «Stiamo ancora pagando gli eccessi ideologici del Sessantotto»
«Violenze e bullismo sono preoccupanti. Paghiamo gli eccessi ideologici del Sessantotto». «È un fenomeno molto preoccupante. Di fronte a casi di violenze commesse ai danni del personale della scuola proporrò la costituzione di parte civile del ministero, valutando di chiedere anche il risarcimento del danno da immagine. Chi prende a pugni un docente o un preside dovrà vedersela anche con lo Stato». Lo ribadisce, con nettezza, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in un’intervista al quotidiano La Verità in cui rilancia anche il progetto di un patto educativo e di sinergie possibili tra famiglie e docenti, che punti ad evitare «che si crei un fossato».
Valditara: «Chi prende a pugni un professore avrà contro lo Stato»
«Ho deciso di far sedere intorno a un tavolo le associazioni di genitori e studenti insieme con le istituzioni – spiega più nel dettaglio il ministro – con l’obiettivo di costruire una grande alleanza tra i protagonisti del mondo scolastico». Un punto, quello enucleato da Valditara, che fissa le coordinate del suo lavoro al dicastero di viale Trastevere, che spiega nei passaggi successivi dell’intervista al quotidiano diretto da Belpietro. Quindi prosegue: «Ho sempre pensato che per arginare il bullismo non serva la sospensione. Tenere un ragazzo fuori dalla scuola per settimane può persino portarlo ad avere contatti poco raccomandabili. Con il rischio di perderlo definitivamente – continua Valditara –».
Valditara: «Stiamo ancora pagando gli eccessi ideologici del Sessantotto»
«Piuttosto, credo che una prima risposta importante arrivi dalla reintroduzione a scuola della cultura della responsabilità e dell’attenzione alla cultura del lavoro. Gli autori di atti di bullismo potrebbero essere coinvolti in lavori socialmente utili, magari nelle case di riposo o nei centri per disabili. Misure che già alcune scuole adottano nella loro autonomia. Dare importanza al lavoro nell’educazione dei giovani è un passaggio che aiuta a maturare». Non solo. «Stiamo ancora pagando gli eccessi ideologici del Sessantotto. La contestazione ha messo in crisi il concetto di autorità, che è ben diverso dalla sua degenerazione, cioè dall’autoritarismo – ha aggiunto Valditara –».
Pnrr e riqualificazione delle scuole
Il quale, poi, sul punto conclude: «Se non c’è rispetto per l’autorità, l’insegnante, il carabiniere, il magistrato, lo Stato si dissolve e finiamo nell’anarchia»… Decisamente più ottimistiche, infine, le previsioni del ministro sul tema della riqualificazione delle scuole. Un discorso su cui Valditara ha puntualizzato prospettive e tempistiche, evidenziando che «il Pnrr ha stanziato 3,9 miliardi di euro. Grazie ai tecnici del ministero, ho trovato nelle pieghe di bilancio altri 1,2 miliardi. Dunque disponiamo di una cifra record di 5 miliardi e 100 milioni. Una parte l’abbiamo già attribuita agli enti locali, e noto con soddisfazione che anche alcuni amministratori dell’opposizione si sono congratulati con il ministero per questo nuovo approccio, che ha interessato anche le regole degli appalti venendo incontro proprio alle richieste di Comuni e province per una maggiore semplificazione».