Calenda chiama la minoranza Pd, Bonaccini compreso: “Svegliatevi, non condividete niente di Schlein”

18 Mar 2023 8:19 - di Federica Parbuoni
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Non solo il no all’alleanza, che ha ripetuto a più riprese. Ora Carlo Calenda va oltre e si appella alla minoranza Pd affinché si svegli. Perché, ha rimarcato, «Tinagli, Gori, ma persino Bonaccini» la pensano «diversamente da Schlein su tutto».

Calenda: «L’alleanza è un tema inesistente»

Intervistato dal Corriere della Sera, il leader di Azione ha ribadito che lui non c’entra niente con “santa Elly” e con tutto il caravanserraglio delle possibili alleanze che si è messo in moto da quando è segretaria. «Non c’è nessuna alleanza da fare perché non ci sono elezioni. Le prossime consultazioni sono quelle europee con il proporzionale. Quindi quello dell’alleanza, peraltro tra persone che la pensano diversamente su tutto, è un tema inesistente», ha sottolineato nuovamente Calenda a dispetto di una narrazione che vorrebbe Schlein come aggregatrice di tutte le forze d’opposizione.

«Con Schlein ha vinto la sinistra che sa solo dire che gli altri sono cattivi»

Calenda quindi è tornato anche a smontare l’idea che Schlein un lato un fattore di grande novità e una politica di razza statista. «Schlein è stata eletta con il supporto di tutti i capicorrente ed è stata presentata come la novità del Partito democratico. Non ha detto una parola su cosa vuole fare su infrastrutture, energia, termovalorizzatori, immigrazione», ha detto il leader di Azione, che all’obiezione sul fatto che Schlein di immigrazione ha molto parlato ha risposto chiedendo: «E che ha detto oltre a sostenere che Meloni sbaglia tutto? Ha spiegato come vuole gestire l’immigrazione?». «Il problema – ha aggiunto – è che la sua è la vittoria della sinistra che non spiega mai come vuole fare le cose. La sinistra che dice soltanto che gli altri sono cattivi. Lei riuscirà pure a rubare due punti a Conte, ma non si vincono così le elezioni, perché si pesca sempre nello stesso elettorato».

Calenda: «Spero che qualcuno nel Pd si svegli, da Gori a Bonaccini»

Poi, parlando della prospettiva del nuovo partito costituito dal Terzo polo, il leader di Azione ha spiegato che «abbiamo fatto una riunione l’altro giorno e siamo in sintonia su tutto, quindi io adesso inviterò formalmente +Europa e liberali a far parte del processo costituente che deve arrivare a dare vita a ottobre a un partito unico». «Spero – ha aggiunto – che anche qualcuno del Pd si dia una svegliata: Tinagli, Gori, ma persino Bonaccini che la pensa diversamente da Schlein su tutto. Oggi il Pd è a metà tra Sinistra e libertà e i Verdi e chi lì dentro non condivide queste idee – ha concluso Calenda – dovrà fare chiarezza».

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