Canne al vento in Rai: gli “spot” agli spinelli di Vanoni, Calenda e Pandolfi sul servizio pubblico
Canne al vento. No, non si tratta dello splendido romanzo di Grazia Deledda (che con la cannabis non c’entra nulla). Si tratta della Rai che in soli due giorni ha “sdoganato” l’uso delle “canne” in diverse trasmissioni di punta. E’ capitato che alcuni vip e politici intervistati dall’ottima Fagnani a “, da Fiorello nella sua edicola mattutina e dal Cattelan su Raidue, abbiano raccontato di loro esperienze giovanili veicolando una messaggio distorto ai telespettatori. Ossia uno spot alla legalizzazione delle droghe leggere, che guarda caso è uno dei punti programmatici della Schlein e delle sinistre e uno dei punti su cui il governo non vuoltre transigeree. Alcune esternazioni private di Ornella Vanoni, Claudia Pandolfi, Claudio Amendola e Carlo Calenda sulle droghe non sono passate inosservate. E soprattutto la “consecutio” è sospetta. I primi tre si sono “confessati” da Francesca Fagnani nel programma Belve, programma di punta del servizio pubblico.
La Rai “sdogana” le canne ? Il caso di Vanoni, Pandolfi, Calenda
La Vanoni ha parlato a ruota libera della propria “passione” per le canne. «A un certo punto non dormivo più. Mio padre mi fece fare perfino la cura del sonno: ero disperata. Finché un giorno non mi hanno fatto fare una canna e allora ho detto: ecco la mia medicina». A una icona della canzone è concesso di fare una rivelazione come se fosse a casa sua. Sappiamo della incontinenza verbale della cantante che ha rivelato anche altre “debolezze”, ma il fatto è è che nello stesso programma è stata ospite l’attrice Claudia Pandolfi. La quale parlando di droghe, in generale, ha risposto a una domanda dicendo che «l’hanno sempre interessata molto poco. Mi capita di fumare», dice alla conduttrice. Che poi le domanda «sigarette?». Risposta, come se niente fosse: «no, anche canne». Sembra bizzarro – e non per moralismo- che per assumere una postura confidenziale, amichevole, quasi familiare, si debba sdoganare l’uso della cannabis in prima serata dal servizio pubblico, quasi con un’ebbrezza narcisistica.
Spot alle canne in Rai: da Calenda a Viva Rai Due, alla Schlein da Cattelan
E poi arriviamo a Carlo Calenda da Fiorello a Viva Rai Due. Che il leader di Azione ami atteggiarsi a “piacione”è un dato di fatto. Così, tra battute e confidenze, non si fatto sfuggire l’occasione di essere su un programma di amplissima audience. E così ha dichiarato: «mi sono fatto tante tante canne da giovane». “Come se fosse una specie di “spottone” sulla liberalizzazione delle droghe leggere”, rilancia Libero che titola in maniera beffarda: “Canna Rai”. Il tutto ha una cornice non di poco conto: l’intervento del neosegretario del Pd, Elly Schlein, nella tramissione Stasera c’è Cattelan, seconda rete. Dove ha lanciato un punto specifico del suo programma: «Sono favorevole alla legalizzazione della cannabis. Penso che sarebbe un buon modo di contrastare le mafie e la criminalità organizzata». In questo contesto piuttosto sconcertante occupa un posto a parte la confessione a cuore aperto di Claudio Amendola. Certo da non confondersi con le precedenti interviste spavalde. L’attore ha parlato della sua sofferenza per la passata dipendenza dalla cocaina. «Ne sono uscito perché c’era qualcosa di importante: i figli. Il fondo l’ho toccato quando ti rendi conto che ti sei trovato in una situazione in cui dovevi essere lucido e non lo eri». Una bella intervista con l’anima, fuori da ogni narcisismo pericoloso.