Case green, grazie a FdI anche la Camera dice no alla mazzata Ue. Foti: “Difendiamo gli italiani”
La Camera dei deputati ha approvato la mozione di FdI, primo firmatario il capogruppo Tommaso Foti, che dà pieno mandato al governo per contrastare la direttiva Ue sulle case green, che comporterebbe costi esorbitanti per i proprietari. «La casa è sacra e non si tocca. Siamo dalla parte degli italiani e non accettiamo l’Europa cambi le regole», ha spiegato Foti, ricordando che «l’assurda direttiva Ue non tiene in considerazione le peculiarità del territorio italiano e la sua edilizia».
La mozione di FdI contro la direttiva Ue sulle case green
«Fratelli d’Italia – ha aggiunto il capogruppo alla Camera – chiede maggiore flessibilità a Bruxelles su questo tema, perché la transizione ecologica si deve fare in maniera graduale, garantendo risorse agli italiani per l’adeguamento e non oneri aggiuntivi e costosi». Dunque, il problema non è la transizione ecologica, ma come viene affrontata, ovvero la necessità che sia sostenibile e non diventi un danno per gli italiani. L’approvazione della mozione ora dà uno strumento in più al governo, già impegnato sul dossier, e alla rappresentanza del centrodestra in Ue.
Procaccini: «Lavoriamo a una maggioranza Ue per farla modificare»
Si tratta, infatti, ha spiegato l’eurodeputato di FdI e copresidente del gruppo Ecr, Nicola Procaccini, di «un importante atto a sostegno del nostro lavoro in questa direzione». «L’obiettivo immediato è arrivare la settimana prossima, quando la direttiva sarà in votazione a Strasburgo, a trovare una maggioranza che consenta al Parlamento europeo di lavorare per modificare e rendere la direttiva più flessibile, in modo che arrechi meno danni possibili alle nostre famiglie», ha chiarito l’esponente di FdI-Ecr, ricordando che «se è condivisibile l’intento generale di portare a risparmi energetici per le abitazioni e minori emissioni di CO2, sono tuttavia inammissibili i tempi e le modalità di attuazione imposti dalla direttiva», che finirebbero per tradursi in «un insostenibile salasso per famiglie e proprietari di abitazioni, costretti in tempi brevi a sobbarcarsi lavori per decine di migliaia di euro, pena una repentina svalutazione degli immobili».
L’opposizione fa il tifo per il salasso
Un concetto che l’opposizione non sembra riuscire a cogliere, mentre continua a fare il tifo per la mazzata agli italiani, Elly Schlein in testa, e a sostenere, come ha fatto oggi Angelo Bonelli, che la destra sarebbe «nemica della transizione ecologica». Ad applaudire invece alla mozione sono invece gli addetti ai lavori. «Occorre fermare questa iniziativa improvvida», ha detto a proposito della direttiva Ue il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa, sottolineando che «rappresenta una grave minaccia per il risparmio di milioni di famiglie italiane e per la bellezza del nostro patrimonio edilizio». Testa, dunque, ha auspicato che il governo riesca a «scongiurarne l’approvazione», così come indicato «dal nostro Parlamento».