Caserma Travaglio: un’altra vignetta becera del “Fatto” con prostitute, casini, Berlusconi e Meloni
Anche oggi il “Fatto Quotidiano“, nella rubrica dei suoi lettori sempre molto allineati e corretti e in editoriali e corsivetti vari, rivendica il diritto alla satira, anche a quella becera, come sulla giornalista Francesca Mannocchi, accusata di essere un “cranio impoverito” in una striscia critica sull’utilizzo delle armi all’uranio impoverito in Ucraina. Oggi, in nome della libertà di stampa, si gioca ancora con battute da caserma: dalla vignetta che qualche settimana fa ritraeva la Meloni “sottomessa” a Macron, oggi si è passati alle Meloni che fa riferimento a un Pnnr “che va a puttane” nel casino dei fondi con Berlusconi che spunta da una porta attirato dal richiamo alle “puttane”. Roba dallo scompisciarsi dalle risate, roba che il Pierino di Alvaro Vitali ci avrebbe campato per una decina di filmetti. Se questa è satira, per carità, massima libertà di espressione, se poi si vuol farla passare per roba che fa riflettere, bè, al massimo siamo a livello di primati mentre mangiano noccioline grattandosi la fronte.
La vignetta del “Fatto” contro la dignità delle donne
Ovviamente, questa deriva “becera” dei vignettisti del “Fatto” vive anche della trincea dei due opinionist leader Marco Travaglio e Selvaggia Lucarelli, che neanche di fronte al tanto amato tema del rispetto della dignità femminile e del bon ton di genere riesce a dare prova di obiettività. Pur di difendere il suo giornale nei giorni scorsi era arrivata al punto di difendere la vignetta contro la Mannocchi con argomenti che manco Gigi il Bullo…. . «La cosa comica è che quelli che si stanno stracciando le vesti per la vignetta su Mannocchi e il suo cranio impoverito (che a me non piace nemmeno) sono gli stessi che da circa un anno danno ininterrottamente del ritardato a Orsini dandosi di gomito da bulletti di prima media…». Almeno qualcosa di comico, in mezzo a tanta volgarità, l’ha trovato.