Corteo di Firenze, Antoniozzi: “Surreale e antistorico convocare la piazza in nome dell’antifascismo”
“Pierpaolo Pasolini si sarebbe messo a ridere dinanzi all’urgenza di convocare le piazze, nel 2023, in nome dell‘antifascismo. Ma se vogliono continuare a essere nicchia nostalgica facciano pure”. Alfredo Antoniozzi, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, esprime tutto il suo sarcasmo. Proprio mentre sta iniziando il corteo antifascista di Firenze. Il battesimo “di fuoco” tanto atteso del nuovo progetto politico della sinistra che vede insieme Giuseppe Conte e la “giovane” Elly Schlein. Pd, Verdi e post comunisti, grillini, Landini. Un salto indietro nel tempo di decenni che rischia di gettare benzina sul fuoco delle polemiche politiche di questi giorni.
Antoniozzi: Pasolini avrebbe irriso un corteo antifascista nel 2023
Prosegue Antoniozzi: “Vorrei chiedere se in Italia esiste il fascismo e dove sia. Se siamo in un Paese in crisi democratica o , come sosteneva giustamente Stefano Bonaccini, è una surrealista visione suicida”. Prosegue: “C’è tanto fascismo in questo antifascismo manieristico. Che organizza a tavolino lettere di presidi, le trasforma in manifesti intellettuali e organizza una manifestazione congiunta. L’Italia dei lavoratori, delle imprese, dei professionisti – prosegue il vicecapopgruppo di FdI- chiede soluzioni su fatti reali e non alambicchi e suggestioni medievali”. “La realtà è che in Italia – conclude – non esiste un riformismo di governo alternativo a noi. Ma un elitarismo radical chic francamente antistorico”.
Cgil, Conte, Schlein, Anpi contro un fascismo immaginario
“Per la scuola, per la Costituzione, contro ogni fascismo”: con questo slogan, intanto, ha preso il via a Firenze, con diverse migliaia di persone, il corteo. Che da piazza Santissima Annunziata raggiungerà piazza Santa Croce dove si terrà il comizio finale. Parleranno, tra gli altri, le Rsu dei tre sindacati organizzatori, un rappresentante dei genitori, l’immancabile Anpi, Giuseppe Matulli, presidente dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea di Firenze e due studenti: uno del liceo classico ‘Michelangiolo’ e uno del liceo scientifico ‘Leonardo Da Vinci. Siamo tutti antifascisti”: è questo lo slogan che i partecipanti scandiscono. In un giorno in cui un vergognoso striscione anarchico davanti al Liceo Carducci di Milano espone Meloni e Valditara a testa in giù. E nessuno da sinistra ha trovato uno staccio di parola per denunciare e prendere le distanze. Evviva i “democratici”…
Quando non si hanno argomenti da esporre si ricorre alla piazza. E siccome la neosegretaria del pd di argomenti pare averne pochi credo che avrà la tentazione di ricorrervi spesso, aggrappandosi al mito intramontabile (per i sinistri) dell’ antifascismo. Ovviamente coi soliti sindacalisti, anpi e tutto l’ apparato che può fare spettacolo. Ah, scordavo Conte, per quel che conta.