Covid, il decreto per la zona rossa agli atti della Procura: fu scritto, ma Conte non lo firmò

3 Mar 2023 8:47 - di Agnese Russo
covid conte

Il decreto per istituire la zona rossa ad Alzano Lombardo e Nembro c’era, ma Giuseppe Conte non la firmò. C’è anche questo documento tra le carte dell’inchiesta della Procura di Bergamo per epidemia colposa sulla gestione delle prime fasi del Covid, che vede indagate una ventina di persone tra le quali l’ex premier, l’ex ministro della Salute Roberto Speranza, il governatore della Lombardia Attilio Fontana e l’ex assessore assessore regionale alla Sanità, Giulio Gallera.

Conte non firmò il decreto sulla zona rossa Covid ad Alzano e Nembro

«Ritenuto, pertanto, di estendere le misure urgenti di contenimento del contagio di cui all’articolo 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020 anche ai comuni di Alzano Lombardo e Nembro, siti in provincia di Bergamo; su proposta del ministro della Salute, sentiti i ministri dell’Interno, della Difesa, dell’Economia e delle Finanze, nonché sentito il presidente della Regione Lombardia; decreta» di aggiungere anche i Comuni di Alzano e Nembro ai 1o del Lodigiano e a Vo’ Euganeo già in zona rossa, si legge nel documento che è su carta intestata della Presidenza del Consiglio dei ministri, ma al quale manca la firma dell’allora premier.

Uno «spartiacque nell’inchiesta»

La bozza del decreto, del quale il Corriere della Sera pubblica oggi una foto, fu trovata dagli investigatori il 14 gennaio 2021, nel corso di un’operazione di «acquisizioni e perquisizioni» al ministero della Salute. La cartellina che lo conteneva rimandava alla data del 4 marzo 2022. Armando Di Landro, che firma l’articolo, ricorda che «quella bozza era un’ulteriore prova di una situazione già nota: per tutta la settimana tra lunedì 2 marzo 2020 e sabato 6 il governo era stato a un passo dall’istituzione della zona rossa anche nei due Comuni della Val Seriana, l’area dove si stava manifestando il focolaio Covid più grave». Soprattutto che «le acquisizioni di documenti a Roma a gennaio 2021 furono uno spartiacque nell’inchiesta» e in particolare possibili profili penali della mancata istituzione della zona rossa.

Le indagini della Procura di Bergamo

A suggerire il provvedimento era stato, il 3 marzo, il Cts e Speranza decise di uniformarsi a quella indicazione. Ma perché Conte non firmò il decreto, lasciando trascorrere giorni preziosi? Anche questa risposta è tra quelle che sta cercando la Procura, mentre si inseguono indiscrezioni sulle presunte pressioni che il leader M5S, allora premier, avrebbe subito in quei giorni. Intanto, sul punto specifico della mancata zona rossa, Conte è indagato e Speranza no, mentre è chiamato a rispondere della mancata applicazione del Piano pandemico.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *