Cutro, crolla un’altra fake news degli “sciacalli” di sinistra: il governo paga tutte le spese per le vittime
Nessun oltraggio ai parenti della vittime di Cutro, nessuna distanza polemica, semmai un chiarimento favorito dall’arrivo di due funzionarie del ministero degli Interni: il governo è al fianco di chi ha perso i propri cari a Cutro e si accollerà tutte le spese, dirette e indirette, relative al rimpatrio delle salme, a differenza di quanto “sciacallato”, in questi giorni, a sinistra.
“C’è stata la piena adesione alle richieste dei parenti delle vittime del naufragio dello scorso 26 febbraio, le questioni burocratiche inerenti ai trasferimenti sono state tutte risolte”. Ad annunciarlo all’Adnkronos sono le due funzionarie del Ministero dell’Interno che da due giorni lavorano senza sosta al Palamilone di Crotone per riuscire a risolvere tutte le problematiche inerenti ai trasferimenti delle salme. Nei giorni scorsi si erano registrate delle proteste da parte di un gruppo di parenti che avevano anche occupato la sede stradale per opporsi all’annunciato trasferimento delle salme al cimitero islamico di Borgo Panigale, nel bolognese, senza il loro consenso. Soltanto in serata la situazione si era risolta con la promessa di non spostare alcuna delle salme del Palamilone senza l’ok dei parenti.
“Con l’arrivo delle funzionarie del Ministero dell’Interno ci siamo sentite rassicurate”, dice all’Adnkronos Ala Alauddin Mohibzada, un afghano di 23 anni che ha perso la zia, Munika, 35 anni, sorella della madre, e due cuginette, di 12 e 8 anni, rispettivamente Maewa e Hadija. Un altro cuginetto, Tajib, di 5 anni, è ancora disperso. E soltanto dopo il loro arrivo e le loro rassicurazioni la protesta era rientrata.
Cutro, il governo si accolla tutte le spese delle vittime
Il Viminale, attraverso le due funzionarie, ha chiarito che è impossibile potere fare arrivare le salme con un volo di Stato fino a Kabul, per la situazione politica che c’è a Kabul dopo l’arrivo dei Talebani. Ma la questione è stata risolta con i voli privati, che verranno pagati direttamente dal Governo. “Le salme verranno portate prima in auto fino in Germania e poi in Turchia per raggiungere Kabul con un volo privato – spiegano le funzionarie – e il viaggio sarà a carico dello Stato”. E i parenti che hanno già fatto partire le salme nei paesi di origine pagando di tasca propria? “Dovranno presentare alle Prefetture la fattura che sarà rimborsata interamente dallo Stato – spiegano anche le funzionarie del Viminale – Le famiglie delle vittime non dovranno pagare un euro di tasca propria”. Pace fatta, dunque, con i familiari delle vittime che per giorni erano preoccupati perché non sapevano come potere riportare i propri cari in Afghanistan, Pakistan o in altri paesi.
Risolto anche il ‘giallo’ del ritorno di cinque salme destinate al cimitero di Borgo Panigale (Bologna). “Li abbiamo fatti tornare a Crotone – spiega la funzionaria del Ministero dell’Interno – perché vorremmo provare a identificare le vittime, tutte sena nome”. E questa mattina una delle cinque vittime è stata riconosciuta da un parente arrivato dall’estero. Restano così quattro le salme senza nome. Saranno seppellite nel cimitero di Crotone. “Ma noi speriamo di riuscire a identificarle prima della tumulazione”, dicono.
Intanto proseguono i trasferimenti. Ieri sono state quattro le salme che hanno lasciato Crotone alla volta dell’Afghanistan e oggi dodici. Tutte con destinazione Afghanistan.