Cutro: dall’opposizione solito copione. Anche al Senato maggioranza compatta su Piantedosi
Informativa di Piantedosi sulla strage dei migranti di Cutro, questa volta al Senato. Lo schema è (ovviamente) identico visto in mattinata a Montecitorio: opposizioni a testa bassa contro ministro e governo, maggioranza pronta a replicare colpo su colpo. Ad uscire fuori degli schemi tenta (ma solo un po’) Matteo Renzi, non accodandosi alla richiesta di dimissioni di Piantedosi. Ma non per questo rinuncia alla polemica. E non gli pare vero di ricordare che, a parti invertite, Salvini «le richiese per il ministro Angelino Alfano ben 137 volte». E se per la Simona Malpezzi, capogruppo del Pd, «il racconto propagandistico e sicuritario di questo governo si è infranto a largo di Crotone», per la sua omologa grillina Barbara Floridia quelli che siedono al governo «non sono criminali, ma inadeguati».
Informativa bis del ministro sulla strage di Cutro
Il vero obiettivo dei 5Stelle, tuttavia, è Matteo Salvini. La delega ai porti gli attira le critiche più aspre sui fatti di Cutro. Ma è qui che il capogruppo della Lega, Massimiliano Romeo, li infilza in contropiede: «Hanno la faccia tosta: ieri sventolavano i decreti Salvini e oggi parlano di decreti che portano la morte nel nostro Paese, io non ce la farei». «Le parole del ministro fanno chiarezza e pongono fine a una pagina buia della nostra politica», esordisce a sua volta la capogruppo di Forza Italia Licia Ronzulli. A suo giudizio, bene ha fatto il governo «a chiedere che il dossier migrazione venisse trattato al livello europeo». Neanche l’esponente azzurra si sottrae alle polemiche sulle responsabilità del disastro di Cutro.
Balboni: «Priorità è contrastare gli scafisti»
«Sui colpevoli, gli scafisti – conclude -, non ci dovrebbero essere dubbi. La sinistra, invece, è stata impegnata per lucrare qualche zero virgola dimenticandosi di schierarsi dalla parte dello Stato». A parlare a nome di Fratelli d’Italia è invece Adalberto Balboni, che fa sue le parole di Mattarella sul “momento del cordoglio” e sul “momento delle azioni concrete“. Tra queste ultime indica la decisione del premier Meloni di tenere il prossimo Cdm a Cutro «in segno di omaggio alle vittime e alla grande generosità del popolo calabrese e delle sue istituzioni locali». Anche a suo giudizio, la vera priorità è il contrasto agli scafisti. «Più gente parte, più gente annega. È un triste fatto di statistica. Non capisco come si possa negarlo», sottolinea prima di esprimere la solidarietà di FdI e della maggioranza a Piantedosi: «Siamo al suo fianco»