Feltri punge la Schlein: “Una dilettante allo sbaraglio: non basta essere donna”

1 Mar 2023 9:46 - di Lucio Meo

E’ ironico e disincantato il giudizio di Vittorio Feltri sulla svolta “rosa” del Pd, con l’inizio dell’era di Elly Schlein. Il fondatore di “Libero” saluta la novità a sinistra con un lungo editoriale in prima pagina dal titolo “non basta essere donna” e ipotizza che la Schlein non sia stata scelta perché brava ma perché “femmina”  e dunque poter sfidare la destra sul suo stesso terreno. “La Meloni ha aperto le porte del potere alle donne e gli ex comunisti, che strutturalmente sono gregari, hanno voluto imitare Fratelli d’Italia che, grazie a Giorgia, galoppano in testa al branco dei politici. Personalmente non credo che basti avere il reggiseno per svettare nei palazzi romani”.

Feltri e la Schlein: quelle battaglie da assemblee studentesche

Il giornalista milanese ha molti dubbi sul fatto che la neo segretaria del Pd riesca a trasformarlo in un grande partito radicale popolare. “Non esistono gli spazi per realizzare un simile progetto poiché gli elettori che erano di Pannella hanno e avranno sempre una mentalità liberale. Quindi per sopravvivere, nonostante l’eredità ricevuta da Letta, la Schlein (cognome impronunciabile per almeno l’80 per cento degli italiani) sarà costretta a parlare bene dei cosiddetti diritti e a razzolare male sul terreno aspro dell’economia, del quale finora non si è occupata neppure di striscio. Punterà sui diritti degli omosessuali e delle lesbiche, che ben conosce, sul politicamente corretto (una gabbia per la nostra lingua patria) e altre fesserie che caratterizzano la banalità dispersiva dei progressisti. I discorsi della ragazza appartenente alla nouvelle vague rossa assomigliano a quelli delle assemblee studentesche del Sessantotto…”.

La destra meloniana festeggia lo sfascio degli ex comunisti

Secondo Feltri, la Schlein “ha tutte le caratteristiche della dilettante allo sbaraglio che, una volta insediatasi, si domanderà: ma adesso che faccio? Chiamerà al suo fianco qualche compagno esperto di fallimenti e si avvierà sbandando verso il burrone, lo stesso in cui era precipitato malamente il suo predecessore“. E la destra meloniana? “Si divertirà ad assistere allo sfascio degli ex comunisti, tra i quali non mancherà di essere sfottuta a sangue la signora che, pur essendo nata in Svizzera, non ha nulla di elvetico, neanche l’aspetto che ricorda la maestra d’asilo dei miei figli. L’impressione è che sia un soggetto privo di spessore politico e mentale e ciò dovrebbe rallegrare i conservatori che avranno pure qualche difetto ma sono concreti e conoscono le aspettative dei connazionali. I poveracci che hanno votato perla Schlein si trovano ora ad essere guidati da una tipa stravagante che li condurrà sul viale del cimitero”, conclude amaramente Feltri su “Libero“.

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