Festa del Papà, Vendola si paragona a San Giuseppe: “Anche lui non era un padre biologico”

19 Mar 2023 20:02 - di Monica Pucci

Si paragona a San Giuseppe, anche lui si sente un padre “elettivo” e non biologico, ma altrettanto degno di considerazione. Nichi Vendola, che ha un figlio concepito in Canada da una madre che lo ha poi ceduto al suo compagno, vive con disinvoltura la propria idea di famiglia realizzata con il cosiddetto utero in affitto, pratica vietata per legge in Italia. E non rinuncia a una polemica un po’ blasfema.

Festa del Papà, Vendola e il paragone con San Giuseppe

“Anche la festa del Papà viene usata per fare polemica contro le famiglie arcobaleno. È curioso ricordare che oggi è San Giuseppe, che è il simbolo, è l’icona della paternità. Peccato che San Giuseppe non fosse il papà biologico di suo figlio, fosse un papà sociale, un papà d’anima, un papà spirituale. Io non so se San Giuseppe è tra i riferimenti del cristianesimo esibito della destra, vedendo le polemiche attuali direi che è più Erode un riferimento per questa destra, magari lo chiedano al ministro Sangiuliano. E comunque, bando a quelli che emettono volgarità anche in un giorno come questo, e auguri, auguri a tutti i papà del mondo”, dice Nichi Vendola di Sinistra Italiana in un video su Instagram. E dimenticando che Gesù, in ogni caso, una mamma ce l’aveva, e non proprio l’ultima arrivata: la Madonna.

Spunta anche la Boldrini contro la Roccella

Si è fatta sentire, a sinistra, anche Laura Boldrini: “Dalla grande manifestazione delle famiglie arcobaleno svoltasi ieri a Milano è giunta a gran voce una richiesta chiara: il diritto delle coppie omogenitoriali a trascrivere sull’atto di nascita dei propri figli i nomi di entrambi i genitori o le genitrici. Un diritto che ancora oggi, nel corso di una trasmissione televisiva, è stato negato dalla ministra Roccella, la quale, in virtù del suo ruolo, quel diritto dovrebbe garantirlo e invece non tiene in alcun conto il superiore interesse del minore. Così facendo, nega di fatto a tanti bambini e bambine di avere due genitori legittimamente riconosciuti dallo Stato”.

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