Foti: “Il Fmi finanzi la Tunisia e l’Ue sostenga il piano Mattei del governo per l’Africa”
«Occorre che il Fondo monetario internazionale finanzi la Tunisia, impedendone il fallimento. E’ opportuno che si attivi una dura battaglia contro gli scafisti e che infine si finanzi da parte dell’Europa il piano Mattei per l’Africa proposto da Giorgia Meloni». Lo ha dichiarato al Tg3 il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti.
Delmastro: il piano Mattei contrasta i flussi irregolari
Concetto ribadito in una nota da Andrea Delmastro delle Vedove. «La sinistra – dice il deputato di FdI e sottosegretario alla Giustizia – invoca un generico e confuso piano di salvataggio europeo nel Mediterraneo. Il piano europeo di salvataggio è impedire le partenze con il combinato disposto di un piano Mattei per l’Africa che aiuti il continente africano sottraendolo a forme di neocolonialismo predatorio, la disarticolazione dei trafficanti di esseri umani e il contrasto all’immigrazione irregolare».
«Ci occupiamo del diritto a non emigrare – prosegue Delmastro – la disperazione di chi si consegna alla mafia dei trafficanti di essere umani può diventare un diritto solo nella allucinante e ribaltata visione del mondo della sinistra».
Tajani: l’emergenza si chiama Tunisia, è pericoloso abbandonarla
L’emergenza di queste ore «si chiama Tunisia», perché «c’è un rischio islamizzazione e il contagio in altri paesi africani, non ci possiamo permettere questo nel Mediterraneo». Lo ha detto il ministro degli esteri Antonio Tajani, intervenendo in videocollegamento all’ inaugurazione della VIII edizione nazionale della scuola politica della Lega.
La Tunisia «aveva raggiunto il suo equilibrio, però ora è sull’orlo del collasso finanziario. Come Italia stiamo lavorando affinché il fondo monetario internazionale e la banca mondiale diano i soldi alla Tunisia» ha spiegato il ministro, osservando che il fondo internazionale con sostegno degli Stati Uniti «dicono che prima occorrono le riforme tutelando i diritti delle persone e poi dare i soldi» invece i tunisini «chiedono prima i soldi. L’Italia propone di dare “una prima tranche di soldi, poi se ci sono riforme diamo le altre».
Per il ministro infatti «non si può abbandonare la Tunisia o rischiamo i fratelli musulmani», per questo «dobbiamo investire di più in Africa, non possiamo lasciarla a una sorta di colonizzazione – ha aggiunto Tajani – abbiamo il dovere politico di essere presenti come italiani e Unione europea». «Occorre un piano Marshall che permette un vero aiuto, favorendo una crescita e uno sviluppo di questo continente. Non possiamo lasciarla in mano a russi e cinesi» ha concluso il ministro.
Governo in pressing sul Fmi: la gratitudine del popolo tunisino
Il governo e il popolo tunisino sono “grati all’Italia” che sta cercando di aiutare il Paese, “speriamo venga presto qui il premier Giorgia Meloni, che ha preso l’iniziativa di aiutare il nostro Paese”, con il pressing sull’FmI perché sblocchi il pacchetto di aiuti. Lo dice all’Adnkronos un ex parlamentare tunisino che preferisce restare anonimo per via della delicatezza della situazione interna, lamentando invece l’atteggiamento della Francia, nei cui confronti “c’è grande delusione, da parte di Parigi non vediamo un grande sostegno”, nonostante le forti relazioni economiche e politiche tra i due Paesi.
effetti e conseguenze dovute alla famosa “Primavera ARABA” voluta da un premio nobel per la pace,Sia Sempre Ringraziato quel Fesso che l’HA voluta !