Francia, ancora scontri: 128 arresti nella notte. Macron: “La folla non prevarrà sul popolo sovrano”
Ancora proteste e scontri in Francia contro la riforma delle pensioni targata Macron approvata dal Parlamento per solo 9 voti. Sono 128 le persone arrestate nella serata di ieri in tutta la Francia durante i raduni e le manifestazioni. Nel mirino la riforma dell’età pensionabile (da 62 a 64 anni). I manifestanti, caricati dal leader della sinistra radicale Mélenchon, chiedono anche il ricorso all’articolo 49.3 della Costituzione. Quello che consente di varare una legge senza passare per il Parlamento salvo adozione di una ‘mozione di censura’ (sfiducia).
Francia, nuovi scontri: 128 arresti nella serata di ieri
Migliaia di persone hanno manifestato in diverse città, 3500 a Parigi e 4100 a Nantes. Nella maggior parte dei casi, i cortei e le dimostrazioni si sono svolti nella calma. Ma in altri sono stati segnalate violenze, cariche e incidenti. Il bilancio parla di 61 agenti feriti, mentre i manifestanti hanno denunciato violenze da parte della polizia. La miccia è esplosa martedì sera in Place de la République doco dopo il via libera alla riforma da parte dell‘Assemblea nazionale. Sul posto, la polizia ha fatto uso di gas lacrimogeni, e proceduto a diversi fermi.
La miccia esplode a Parigi dopo il via libera alla riforma delle pensioni
Il giorno prima, dopo gli incidenti di lunedì sera, che si sono conclusi con poco meno di 300 fermi, i manifestanti si sono dati appuntamento place de la République, sotto alla statua della Marianna repubblicana. Uno dei luoghi simbolo di tante proteste d’Oltralpe. Tensioni anche a margine della manifestazione di Nantes. Manifestazione spontanea anche a Montpellier, dove sono state erette alcune barricate che poi sono state date alle fiamme. Incendi anche nel centro della città di Lille.
Macron: La folla non ha legittimità di fronte a popolo sovrano
Il presidente Macron, sempre più in bilico e ai minimi storici di popolarità, in serata ha ricevuto all’Eliseo i parlamentari della maggioranza. E ha avvertito che “la folla” che manifesta contro la riforma delle pensioni non ha “nessuna legittimità di fronte al popolo che si esprime sovrano attraverso i suoi eletti”. Promettendo di difendere “l’ordine democratico e repubblicano”, Macron ha aggiunto che “la rivolta non prevale sui rappresentanti del popolo”. C’è grande attesa per la diretta dall’Eliseo per l’intervista alle 13 su TF1 e France 2.
La provocazione della deputata ecologica Rousseau
Ma la rabbia non si ferma, i manifestanti annunciano scioperi. L’ultima provocazione è di una deputata ecologista francese Sandrine Rousseau. Che ha chiesto al presidente della Repubblica i posticipare la visita nel paese di Carlo III, in programma per i giorni 26-29 marzo. “Vedremo Emmanuel Macron, monarca repubblicano, che riceve Carlo III mentre il popolo manifesta”, ha dichiarato. “Ci si rende conto di ciò che sta accadendo?”.