Giochi legali, Pedrizzi: “Nella legge delega del governo finalmente arriva il riordino del settore”
“Questa volta ci siamo veramente: il governo ha infatti varato in Consiglio dei Ministri la legge delega sulla riforma fiscale nell’ambito della quale vi è anche il riordino del settore dei giochi atteso da anni immemorabili”. Lo ha dichiarato Riccardo Pedrizzi, già presidente della Commissione Tesoro del Senato, nel corso del convegno svoltosi a Maddaloloni (Ce) dal titolo “In nome della legalità. Senza regole certe non c’è futuro”, per fare il punto sul settore dei giochi legali nel quale operano migliaia di imprenditori e lavoratori, spesso costretti a fare i conti con la concorrenza illegale. Al convegno, tenutosi nella Sala Iorio della Biblioteca comunale di Maddaloni, hanno partecipato, tra gli altri, la consigliera regionale Antonella Ciamardella, gli assessori Sferragatta e Cioffi., Marco Zega, direttore finanziario del Codere, oltre adv esponenti della GdF.
Giochi legali, il riconoscimento al governo
“Finalmente questo Esecutivo ha dato seguito al documento prodotto dalla Conferenza Stato Regioni ed enti locali del 07/09/2017, ma anche dalle conclusioni votate pressoché all’unanimità al termine dell’Indagine conoscitiva sul settore dei giochi, che fu svolta dalla Commissione Finanze e Tesoro del Senato nel corso della XIV legislatura, presidente chi scrive, e da quelle della Commissione d’inchiesta sul gioco illegale e sulle disfunzioni del gioco pubblico, presidente Mauro Maria Marino, altrettanto condiviso da tutte le forze politiche della scorsa legislatura. La nuova normativa disegnata, ad un primo esame, appare ispirata alla stessa filosofia di fondo dei vari documenti: la salvaguardia dell’ordine pubblico, la tutela della salute del giocatore consumatore ed il forte contrasto alla criminalità organizzata. Ma anche nelle premesse, all’articolo 15 della Delega, troviamo delle sintonie apprezzabili, ad esempio, quando si afferma che non si intende prescindere dal “modello organizzativo dei giochi pubblici fondato sul regime concessorio e autorizzatorio, quale garanzia in materia di tutela della fede, dell’ordine e della sicurezza pubblici, del contemperamento degli interessi pubblici generali in tema di salute con quelli erariali sul regolare afflusso del prelievo tributario gravante sui giochi, nonché della prevenzione del riciclaggio di proventi di attività criminose”.
Un settore da tutelare
“Ci sembra molto importante, inoltre, la volontà del governo di voler definire “regole trasparenti e uniformi per l’intero territorio nazionale in materia di titoli abilitativi all’esercizio dell’offerta di gioco”… riservando allo Stato la definizione delle regole necessarie per esigenze di ordine e sicurezza pubblica”. In conclusione, la legge delega, ci pare abbia fornito un quadro di riferimento abbastanza soddisfacente per tutto il settore”, conclude Pedrizzi.