Gualtieri scopiazza Sala e strizza l’occhio alla piazza Lgbt: “Trascriverò i certificati con due mamme”
Il sindaco Gualtieri teme di essere oscurato dalla “visibilità” perseguita dal “barricadero” Sala con il diktat sulla registrazione anagrafica dei figli delle coppie omo-genitoriali? O più semplicemente, strizzando l’occhio al mondo Lgbt, punta ad accaparrarsi i consensi elettorali che potrebbero arrivare da quell’universo? Un mondo arcobaleno che minaccia tempesta. E in subbuglio più che mai a dibattito (infuocato) in corso su utero in affitto e trascrizione dei figli di genitori dello stesso sesso. Stando alle fumose asserzioni che il primo cittadino di Roma ha appena vergato in un post su Facebook non è chiaro per quale delle due opzioni propendere.
Gualtieri cavalca la tigre della trascrizione dei figli di coppie omo-genitoriali
Certo è che parole e atteggiamento istituzionale alimentano i dubbi e rimandano a una delle famose sequenze di ecce Bombo, quando un giovane Nanni Moretti, dubbioso se presenziare a una festa, si interroga: «Mi si nota di più se arrivo in ritardo e mi metto in disparte, o se proprio non vengo?»… Tutto parte da un post che il sindaco Gualtieri pubblica su Facebook questo pomeriggio. E in cui scrive: «Come sindaco di Roma Capitale sono a fianco della comunità Lgbt+ romana che si ritroverà domani pomeriggio a Piazza Santi Apostoli. Come già accaduto a Milano, sarà anche questa una piazza di civiltà. Un presidio organizzato per ribadire la necessità che il parlamento si assuma la responsabilità di approvare al più presto una legge che riconosca pieni diritti per i bambini e le bambine delle famiglie arcobaleno».
E con lessico bellicoso e diktat in stile Sala, strizza l’occhio alla piazza Lgbt
Un annuncio che rilancia un tema caldo, e a suon di termini logori persino per le truppe di militanti di sinistra e diktat ultimativi che richiamano subito alla mente un’azione bellicosa. Gualtieri, infatti, con un decisionismo che dovrebbe declinare alle tante emergenze della capitale ancora in attesa di risposte e di seguito alle promesse elettorali, parla di «presidio». Di «piazze» che si mobilitano. Di un progetto intervista che – al di là del quoziente etico e morale del dibattito che abbiamo già affrontato eloquentemente – esteso a molti altri suoi colleghi sulla stessa linea di fuoco. E con toni da melodramma, tra retorica e spirito pioneristico, si ritaglia una nicchia nel dibattito, tutta da colonizzare. E in cui protagonizzare.
L’annuncio di Gualtieri: «Roma trascriverà i certificati con due mamme»
Parlando di «bambini in carne e ossa che vivono nelle nostre città – rilancia il sindaco di Roma nel suo post –. Che frequentano le nostre scuole. E che come sindaci abbiamo il dovere di tutelare garantendogli serenità e piena cittadinanza – continua –. È per questo che in queste settimane ho portato avanti il dialogo con molti sindaci del nostro Paese. Ci sentiremo ancora all’inizio della prossima settimana, per fare insieme un punto finale sulle possibili iniziative da intraprendere collettivamente, nell’esclusivo interesse dei minori. A partire dal tema degli ostacoli alla trascrizione e alla registrazione dei figli nati all’estero da coppie di donne, non riconducibili a una gestazione per altri, chiaramente esclusa dalla legge. E che nessuno sta chiedendo di legalizzare».
«Mi faccio carico di portare avanti politicamente questa battaglia»
Quindi, lancia in resta, parte all’assalto frontale: «In attesa di una auspicabile soluzione legislativa – tuona Gualtieri – come Roma Capitale faremo intanto la nostra parte procedendo alla trascrizione integrale dei certificati di nascita costituiti all’estero con due mamme, fattispecie per la quale riteniamo l’indirizzo della giurisprudenza molto chiaro», conclude il sindaco. «Da oggi, ancora più di prima – aggiunge in calce – mi faccio carico di portare avanti politicamente questa battaglia. E di seguire con la massima attenzione ogni sviluppo, normativo e giudiziario, di questa complessa vicenda».