Guerriglia a Napoli: primi sette arresti. Gli ultrà dell’Eintracht scortati fuori città nella notte
Sette ultrà (quattro tedeschi e tre napoletani) sono stati arrestati nel corso della notte per gli scontri con le forze di polizia che si sono verificati ieri prima e dopo la gara di Champions League tra il Napoli e l’Eintracht.
Gli scontri sono avvenuti principalmente nell’area di piazza del Gesù e calata Trinità Maggiore, nel centro storico cittadino, dove sono confluiti i tifosi dell’Eintracht Francoforte al termine di un corteo che ha attraversato il lungomare e le strade del centro. Qui un gruppo di ultras napoletani ha cercato il contatto con i rivali, evitato dalla presenza delle forze dell’ordine. In serata, dopo la partita di Champions League disputata allo stadio Maradona, alcuni tifosi del Napoli hanno nuovamente tentato il contatto con i tedeschi, stavolta nei pressi dell’hotel del lungomare Caracciolo dove gli stessi risiedevano in attesa di tornare in Germania. Anche in questo caso il contatto è stato evitato dall’azione delle forze dell’ordine.
In piazza del Gesù, restano evidenti i segni della guerriglia con cocci di vetro, pietre, tavolini divelti con pesanti danni ai commercianti della zona.
In Prefettura a Napoli si sta svolgendo una riunione urgente, convocata ieri sera, per fare il punto sugli scontri avvenuti ieri nel centro cittadino dove erano confluiti i tifosi dell’Eintracht Francoforte giunti in città nonostante il divieto di vendita dei biglietti per i residenti a Francoforte. Partecipa alla riunione anche il presidente del Calcio Napoli Aurelio De Laurentiis, arrivato poco fa a piazza del Plebiscito. Il vertice è presieduto dal prefetto Claudio Palomba, presenti il questore e il comandante provinciale dei Carabinieri.