I cattolici dem cercano di farsi coraggio: «Siamo essenziali, senza di noi il Pd perde la sua identità»

10 Mar 2023 12:51 - di Eleonora Guerra
cattolici pd

Le rassicurazioni sul fatto che per loro c’è posto, l’accento sul fatto che anzi hanno un ruolo essenziale. I cattolici Pd stanno facendo di tutto per rimarcare i loro spazi all’interno del partito, dimostrando proprio in questa ricerca di protagonismo un certo nervosismo di fronte al nuovo corso della segreteria Schlein, così fortemente spostata a sinistra. «Un Pd senza i cattolici non sarebbe più il Pd», ha detto oggi Pierluigi Castagnetti, presidente dell’associazione “I Popolari”, mentre il senatore dem Alberto Losacco ha avvertito che «il ruolo del cattolicesimo democratico è essenziale per dare spessore e prospettiva a una politica del cambiamento».

Castagnetti: «Il confronto si avvia adesso»

Intervistato da Avvenire, Castagnetti ha ricordato che «la maggior parte di noi ha votato Bonaccini, anche io, ma è stata legittimamente eletta Schlein ed è lei la segretaria di tutti». «Avevamo lanciato un allarme per il rischio di cambiare la Carta dei valori del Pd senza legittimazione, ma – ha proseguito l’esponente dem – nessuno si è spinto a tanto. C’è chi non si fida, Fioroni ha deciso di lasciare. La sua scelta la rispetto ma non la condivido. «Il confronto – ha aggiunto – si avvia adesso, va portato alla prova dei fatti».

Il mantra per cui «sbaglia chi dice che con Schlein per i cattolici nel Pd non c’è più posto»

Castegnatti comunque si sente già di dire che «sbaglia chi dice che con l’elezione di Elly Schlein nel Pd non c’è più posto per i cattolici. Noi siamo un partito democratico, plurale. Anzi. Siamo l’ultimo partito sulla scena. E un Pd senza i cattolici non sarebbe più il Pd. Ma Schlein non ha alcuna intenzione, come non l’aveva Bonaccini, di creare l’ennesimo partito del capo». E sui temi sensibili come la si mette? «Schlein si è scagliata contro gli obiettori di coscienza all’aborto, fra i quali ci sono anche cattolici che votano Pd», ha ricordato Castagnetti, sottolineando che «la linea del Pd la fanno insieme a lei gli organismi dirigenti, non lei da sola».

Il senatore Losacco: «Il ruolo del cattolicesimo democratico è essenziale»

Per Losacco, poi, «il tema è maturare una visione e una risposta di sistema ai tanti interrogativi che solleva questo tempo completamente nuovo». Una sfida, ha scritto in un lungo post su Facebook, che «interpella molto da vicino proprio i cattolici democratici chiamati, per storia e sensibilità, a portare un contributo fondamentale su almeno tre fronti». Quindi, concludendo un intervento in cui ha definito il ruolo del Pd quasi più in contrapposizione alla destra che in relazione alla propria identità specifica, Losacco ha avvertito che «il ruolo del cattolicesimo democratico è essenziale per dare spessore e prospettiva a una politica del cambiamento».

Il peso della vicenda Fioroni

Allo stato attuale, però, ciò che resta agli atti è la vicenda Fioroni. All’indomani dell’elezione di Elly Schlein l’ex ministro dell’Istruzione ha lanciato l’allarme sul fatto che nel Pd non c’era più spazio per i cattolici, dando l’addio al partito in cui aveva militato per vent’anni, seppur «sempre con le valigie in mano». «Stavolta prendo atto che è arrivato il momento», aveva chiarito, spiegando anche quale fosse stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso: «Schlein ha detto “Bonaccini fa perfino le iniziative con Fioroni…”: che spazio può esserci per noi?».

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