I “gufi” di sinistra oggi non festeggiano: in Italia cresce il lavoro col governo Meloni
Cresce l’Italia, con il governo di centrodestra. Dopo i buoni risultati sul fronte della fiducia delle imprese e dei consumatori, anche l’Istat fotografa un fondamentale economico in ripresa: l’occupazione. A febbraio 2023 il numero di occupati è stabile rispetto al mese di gennaio, mantenendosi superiore a 23milioni 300mila. La crescita occupazionale rispetto a febbraio 2022 (+352mila unità) coinvolge solamente i dipendenti permanenti, con una diminuzione del numero di dipendenti a termine e di autonomi. Rispetto a gennaio 2023, il tasso di occupazione sale al 60,8% (+0,1 punti), mentre quello di disoccupazione e quello di inattività sono stabili all’8,0% e al 33,8% rispettivamente.
Lavoro, per l’Istat calano i disoccupati
A febbraio, rispetto al mese precedente, diminuiscono inoltre i disoccupati mentre sono sostanzialmente stabili gli occupati e gli inattivi. La stabilità dell’occupazione è sintesi della crescita osservata tra gli uomini, gli autonomi e tutte le classi d’età ad eccezione dei 35-49enni, e del calo registrato, oltre che tra i 35-49enni, tra le donne e i dipendenti a termine. Il tasso di occupazione sale al 60,8% (+0,1 punti ). Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce su base mensile (-0,6%, pari a -12mila unità) tra le donne, i minori di 35 anni e gli ultracinquantenni. Il tasso di disoccupazione totale è stabile all’8,0%, quello giovanile scende al 22,4% (-0,4 punti). E’ quanto stima l’Istat nei suoi dati provvisori relativi allo scorso mese.
La stabilità del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni è dovuta alla crescita tra le donne e le persone con più di 35 anni d’età e alla contestuale diminuzione tra gli uomini e i giovani. Il tasso di inattività rimane invariato al 33,8%. Confrontando il trimestre dicembre 2022-febbraio 2023 con quello precedente (settembre-novembre 2022), si registra un incremento del numero di occupati (+0,4%, pari a +99mila unità). La crescita dell’occupazione osservata nel confronto trimestrale si associa all’aumento delle persone in cerca di lavoro (+0,6%, pari a +11mila unità) e alla diminuzione degli inattivi (-1,1%, pari a -139mila unità).