Il “falco” Lagarde. Dalla Bce nuova stangata sui tassi di interesse: rialzo di 50 punti base
Vincono i falchi sulle colombe e madame Christine Lagarde imprime un altro giro di vite al costo del denaro. E di conseguenza ai mutui, aumentando di 50 punti base i tre tassi di interesse chiave della Bce. L’obiettivo è sempre lo stesso: raffreddare l’inflazione e portarla dal circa 10 attuale al due per cento. Il doppio scivolone delle Borse di ieri e di tre giorni fa (il primo per il crollo del titolo della Credit Suisse, il secondo per il crack della californiana Svb) non ha sconsigliato alla Lagarde di desistere da questo nuovo rialzo. «Si prevede che l’inflazione rimarrà troppo alta per troppo tempo», si è giustificata lei nella conferenza stampa convocata per illustrare l’odierna decisione del Consiglio direttivo.
Lagarde: «Inflazione ancora troppo alta»
«L’elevato livello di incertezza – ha aggiunto – rafforza l’importanza di un approccio dipendente dai dati per le nostre decisioni sui tassi ufficiali. Che saranno determinate dalla nostra valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo». Parole che sembrano indirizzate alle colombe. E a chi, come il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco e Fabio Panetta, del board della Bce, in questi mesi ha raccomandato prudenza. Entrambi erano intervenuti a seguito di discutibili performance comunicative della stessa Lagarde, i cui aggressivi annunci, in più di un’occasione, avevano mandato in tilt i mercati, con riflessi particolarmente pesanti sulla Borsa di Milano.
Quella volta che Crosetto…
Il clou a dicembre scorso quando in un solo pomeriggio Piazza Affari perse il 3,45 per cento. In quell’occasione polemizzò Guido Crosetto, ironizzando sul «regalo di Natale» fatto all’Italia dalla presidente della Bce. Seguì la solita levata di scudi, salvo poi ricredersi quando un mese dopo tanto Visco (tornato sull’argomento anche l’8 marzo) quanto Panetta esortarono ad una maggiore prudenza. Oggi è toccato al Corriere della Sera lanciare l’avviso ai naviganti. La Lagarde non era citata, ma è assai probabile che a lei si riferisse l’editorialista quando ha scritto che è sì giusto contrastare l’inflazione con il rialzo dei tassi d’interesse. «Ma – ha concluso, citando Visco – farlo è un conto, continuare ad agitarlo come uno spettro, un altro».