Il Siap contro la filosofa di Floris che offende i “questurini”: «Sono eroi. Ora chieda scusa»

1 Mar 2023 12:55 - di Romana Fabiani

La “banalità del mare” e la gaffe di Donatella Di Cesare, la “filosofa” più amata da Giovanni Floris, ospite quasi fissa a Di Martedì. Nel crescendo di attacchi al ministro Piantedosi,  la professoressa è inciampata sul termine ‘questurino’. Con accenti offensivi. Uno scivolone che il Siap non ha gradito.

Il Siap all’attacco della professoressa Di Cesare

”Ieri sera abbiamo dovuto assistere, in assenza di contraddittorio come sempre, all’ennesima dimostrazione dell’arretratezza culturale. Morale e umana con cui certi personaggi affrontano questioni drammatiche e delicate”. Così in una nota il segretario generale del sindacato di polizia Giuseppe Tiani.

L’insulto ai ‘questurini’ nello studio di Di Martedì

Durante la trasmissione Di Martedì la professoressa Donatella Di Cesare “per criticare le parole del ministro Piantedosi sulla tragica vicenda del naufragio di Crotone, dopo aver filosofeggiato con argomentazioni banali sul male ha terminato affermando che un ministro non può parlare come un questurino”. Performance, tutt’altro che accademica.

L’intento offensivo verso gli agenti

Un termine buttato lì con intento volgarmente offensivo – prosegue la nota del Siap – quale “plastica dimostrazione di un retaggio culturale. Connotato da un pregiudizio ideologico arcaico e fuori tempo massimo. Sarebbe fin troppo facile ricordare che per la storia invece i questurini sono eroi. Come Giovanni Palatucci. Che iniziò la propria carriera alla questura di Fiume. Proprio come responsabile dell’ufficio stranieri. Proclamato Giusto tra le Nazioni dallo Stato di Israele per aver pagato con la vita la salvezza di centinaia di ebrei perseguitati dai nazisti”.

Sono eroi che tutti i giorni rischiano la vita

Poi il numero uno del sindacato di Polizia passa in rassegna le vicende di quotidiano eroismo degli agenti. ‘La storia moderna degli ultimi 15 anni che vede ogni giorno donne e uomini della Polizia di Stato sopperire alle lacune di un sistema carente. Se non addirittura assente. Non solo salvando, a rischio della propria, le vite in pericolo. Ma aiutando e sostenendo ogni volta che possono”, incalza Tiani.

I questurini sono quelli che assistono i migranti

“I questurini”, dice ancora all’indirizzo della ‘filosofa’, “sono quelli che ogni giorno si adoperano per assistere i minori non accompagnati che dormono per strada. Sono quelli che comprano colazioni e giocattoli per i piccoli migranti in coda davanti alle Questure. Sono quelli che comprano pannolini e beni di prima necessità ai nuclei familiari di profughi intercettati nelle stazioni ferroviarie. Sono quelli che pagano con denaro proprio le notti in albergo a chi viene trovato con bimbi piccoli. E privo di ricovero a vagare nelle notti italiane”.

“Ora chieda scusa a chi indossa la divisa”

”Quelle notti in cui moralizzatori e pseudo filosofi dormono al caldo nelle loro case. E i questurini sono l’ultimo discrimine tra società civile e la barbarie.  Siamo stanchi di assistere a questi spettacoli mediatici. In cui, senza contradditorio, continuano ad imperversare personaggi intrisi di un livore ideologico e irrazionale contro chi indossa uniformi blu. Ci attendiamo dalla professoressa Di Cesare pubbliche scuse. Per aver offeso la dignità personale e professionale delle donne e degli uomini in divisa”.

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