La Guardia costiera contro le Ong: continue chiamate per mettere in difficoltà i soccorsi. Gasparri: a chi giova?

27 Mar 2023 8:54 - di Redazione
guardia costiera

Il fermo della nave finanziata da Banksy a Lampedusa ha fatto esplodere la polemica tra la guardia costiera e le Ong, accusate senza mezzi termini di creare il caos nel Mediterraneo. Stando alla ricostruzione della Guardia costiera, «le continue chiamate dei mezzi aerei» appartenenti a Organizzazioni non governative, «hanno sovraccaricato i sistemi di comunicazione del Centro nazionale di coordinamento dei soccorsi, sovrapponendosi e duplicando le segnalazioni dei già presenti assetti aerei dello Stato».

In questo modo le Ong non aiutano i soccorsi ma li rendono più difficili.  Piena solidarietà alla Guardia costiera arriva da Maurizio Gasparri:  “La loro eroica azione viene intralciata – dice Gasparri – da nefaste e sedicenti Ong che, per scopi politici, stanno causando un caos nel Mediterraneo, diventando fiancheggiatrici dei ‘trafficanti di persone’. Queste Ong rappresentano un pericolo. La loro attività moltiplica i viaggi e, quindi, le tragedie nel Mediterraneo. Inoltre stanno molestando la Guardia Costiera che svolge un’azione coraggiosa ed eroica. Questa gente deve essere messa in condizione di non creare ulteriori danni. Questa è la tragica verità. Il decreto varato dal governo Meloni è il minimo che si debba fare. Serve molto di più per bloccare chi crea soltanto danni e speculazioni politiche”.

“La Guardia Costiera – osserva a sua volta  il deputato Igor Iezzi, vicepresidente del gruppo Lega – denuncia le continue chiamate delle Ong che intralcerebbero le operazioni di soccorso sovraccaricando i sistemi di comunicazione. Una notizia gravissima sulla quale è necessario far luce quanto prima. Una domanda sorge spontanea: a chi giova tutto questo? Forse l’allarme già lanciato dai nostri 007 era addirittura soft rispetto ai problemi che creano le Ong alla sicurezza delle stesse imbarcazioni intralciando i soccorsi. Chi proteggono?”.

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