La pilota vittima di nonnismo: «Mi frustavano, non riuscivo a respirare». Le immagini proiettate in aula (video)
La denuncia dello sfregio subito 5 anni fa durante il cosiddetto «battesimo del volo» a Latina alla pilota italiana vittima di nonnismo, Giulia Schiff, è costata l’espulsione dall’Accademia e l’inizio di una battaglia legale lunga anni. E nel corso del tempo, molto dolore e frustrazione, affrontati però con una determinazione e una forza d’animo che le hanno permesso di andare avanti: con il procedimento penale a carico di otto sergenti dell’Aeronautica. E con la sua vita…
La denuncia della pilota italiana vittima di nonnismo
Di strada ne ha fatta Giulia Schiff, e non solo solcando i cieli. La sua vita è andata avanti: la 24enne pilota italiana arruolata all’inizio della guerra come combattente volontaria nelle “Forze Speciali della Legione Internazionale in Ucraina”, di cui è stata l’unica donna del gruppo. E lì, in quel terreno di guerra e devastazione, ha trovato anche l’amore: quello di suo marito: il 29enne israelo-ucraino Victor. «Perché l’Ucraina è libertà e speranza, non guerra e dolore», ha scritto l’ex allieva dell’Aeronautica in uno dei suoi post dedicati alle nozze…
Quel rito degenerato in violenza fisica e umiliazione psicologica
Eppure quel brutto episodio dell’aprile del 2018, il cosiddetto «battesimo del volo» a Latina – il rito di passaggio legato al brevetto di pilotaggio – continua a riportarla indietro. A momenti di mortificazione fisica e umiliazione psicologica, che i codici racchiudono in formule penali ben precise. Quelle di cui Giulia ha denunciato di essere stata vittima: mobbing e nonnismo. Una vicenda che da anni ormai la Schiff denuncia, sia a titolo personale, che in veste di simbolo in carne e ossa di tutte le donne che hanno scelto la carriera militare. Una determinazione la sua, costata critiche, polemiche, persino accuse di ritorno.
Il drammatico racconto di Giulia Schiff in aula
Un pregresso che oggi ha portato l’ex allieva ufficiale – che ha denunciato di essere stata vittima di nonnismo con il battesimo del volo – in aula, dove la 24enne, che si è costituita parte civile nel procedimento penale a carico di otto sergenti dell’Aeronautica, ha testimoniato davanti al giudice monocratico del Tribunale di Latina, Laura Morselli. E dove ad ascoltare la sua ricostruzione dei fatti di quanto avvenuto 5 anni fa, ha trovato prima il pm Elisabetta Forte. E poi il suo avvocato Massimiliano Strambelli. Così, in quell’aula di Latina, sono tornati a riecheggiare, una volta di più, frammenti e parole di un racconto sconcertante.
La pilota italiana vittima di nonnismo: il video choc proiettato in Aula
E se le parole non fossero bastate – «mi frustavano e qualcuno diceva: “più forte”», ha ricordato Giulia – sono arrivate in ausilio le immagini di quanto vissuto e denunciato dalla 24enne. In Aula, allora, è stato proiettato anche il video che registra, tra immagini e sonoro, le violenze che la giovane militare ha subìto durante il fatidico cerimoniale. Sette, interminabili minuti che testimoniano come, tra goliardia estrema e sfregio, clima e situazione degenerano. Passando dalle frustrate sul fondoschiena sferrate con dei rami d’albero – e che hanno provocato a Giulia diversi segni sul corpo –. Al lancio in piscina per dimostrare di saper “volare” da soli.
Le parole della pilota: «Sentivo di non riuscire a respirare»
Un racconto per immagini, che poi ha reso a chiare lettere la stessa vittima, ricordando in aula: «Una volta atterrata venni presa per essere buttata in piscina, ed iniziai ad essere frustata con dei rami di alloro. Le frustate erano dolorose, mi facevano male», ha dichiarato la Schiff e riporta, tra gli altri, il sito di Open. «Io ho iniziato a urlare perché i colpi erano forti. Ho cercato più volte di divincolarmi, ma mi tenevano con forza. Avevo la sensazione di non riuscire a respirare. Le chiazze delle ferite sono rimaste per giorni e ho avuto dolori alla schiena». E ancora. «Non ero più padrona del mio corpo… Doveva essere il giorno più bello della mia vita, ma non lo è stato. È soltanto un brutto ricordo che cancellerei volentieri». E non serve aggiungere altro…
Sotto il video del “battesimo del volo” da Youtube