La Roccella contro l’utero in affitto, Lucia Annunziata s’inalbera e dice una parolaccia (video)
Tensione in studio, durante l’intervista della ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella, nel corso di ‘Mezz’ora in più‘. La ministra più volte sottolinea come il punto da affrontare, rispetto alle coppie gay, sia quello della maternità surrogata: “L‘utero in affitto è un vero mercato, con tanto di fiere per scegliere pure il dna…”. La conduttrice Lucia Annunziata chiede invece più volte spiegazioni su quanto avvenuto in Senato, con lo stop in Commissione al certificato di filiazione Ue, parlando di approccio ideologico (“voi pensate che ci siano solo madre e padre”). La ministra tira dritto: “Il tempo manterrà queste caratteristiche dell’umanità e dell’umanesimo“, parole che vedono inalberarsi la giornalista: “Chi sgarra dall’idea che la famiglia è solo mamma e papà sgarra dall’umanesimo?”, chiede all’esponente del governo.
“La politica – replica Roccella – serve a dare una visione per il futuro, è la politica che deve decidere se la maternità è una cosa da mercato, dobbiamo dare delle soluzioni, una visione per il futuro”. “Voi avete la responsabilità di farle quelle leggi, ca…“, si lascia sfuggire la conduttrice, che poi più volte si scusa per il termine usato, con la stessa ministra e con i telespettatori.
IL VIDEO DELLO SCONTRO TRA LA ROCCELLA E LA ANNUNZIATA (qui)
La reazione di Gasparri: “Dalla giornalista protervia e arroganza”
“Lucia Annunziata dimostrando, una volta di più, di fare, con protervia e arroganza, un uso privatistico ed ideologico degli spazi che, purtroppo, il servizio pubblico gli riserva da decenni, ha usato il turpiloquio quasi volesse intimidire il ministro Roccella nella sua trasmissione ‘Mezz’ora in più’. Di fatto, l’Annunziata ha tentato, talvolta vanamente, di impedire alla Roccella di spiegare fino in fondo l’orrore dell’utero in affitto, che consiste in una compravendita di ovociti, di uteri di persone, insomma nel pagamento di donne che mettono al mondo figli che poi vendono a terze persone. È una vergogna che una persona del genere abbia in mano spazi del servizio pubblico”, attacca il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (FI).