Rocca proclamato presidente: “Ora si comincia, lavorerò pancia a terra. Senza polemiche”
Lazio, Rocca proclamato presidente. Il passaggio di consegne
“È emozionante stare qui, un grazie ai dipendenti. Inizia un percorso impegnativo, la campagna elettorale è finita, inizia una nuova fase”. Sono le prima parole del neo presidente della Regione Lazio davanti alla stampa convocata per il battesimo. “Da oggi si comincia, lavorerò pancia a terra, senza polemiche. Voglio ringraziare il presidente Leodori per l’accoglienza e lo scambio di informazioni’’. Oggi si conclude la lunga rincorsa dopo il voto del 12 e 13 marzo. Che ha visto il candidato del centrodestra, già presidente della Croce rossa italiana e internazionale, battere l’avversario della sinistra Alessio D’Amato, assessore uscente alla Sanità della giunta Zingaretti. Una vittoria netta, superiore nei numeri alle più rosee previsioni.
“Da domani si comincia, pancia a terra, senza polemiche”
Il presidente del Lazio, davanti ai cronisti, ha ribadito la volontà di procedere con un lavoro di squadra. Nessuna anticipazione sulla composizione della giunta, che sarà ufficializzata la prossima settimana. Tecnici? Si vedrà, di sicuro persone di totale fiducia. Non c’è ancora stata la proclamazione de consiglieri eletti. Sarebbe una scorrettezza istituzionale”. In sala politici e amministratori di centrodestra. Ci sono tra gli altri Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e capo del comitato elettorale di Rocca. I più votati come Giancarlo Righini e Fabrizio Ghera, capogruppo uscente di Fratelli d’Italia. E ancora Massimiliano Maselli, Marika Rotondi e Massimo Milani.
Nelle prossime 48 ore incontrerò i direttori generali delle aziende
Pragmatismo e idee chiare per ripartire. E archiviare la lunga stagione di Zingaretti, che ha messo in ginocchio il Lazio con una gestione pigra e assente di programmazione. “Nelle prossime 48 ore incontrerò i direttori generali della aziende del Lazio“, ha detto Rocca. “Per iniziare un lavoro nell’interesse di tutti. Per ridare dignità ai cittadini che si ritrovano ad affrontare giornate di sofferenza ai pronto soccorso, vittime di interminabili liste di attesa”. La sanità, principale competenza della Regione, è in cima all’agenda del neo governatore. Che su tutti i dossier (viabilità, rifiuti, emergenza abitativa) vuole prima vedere le carte. Costante il dialogo con il ministro Schillaci anche per risolvere il nodo della carenza di organico e del numero chiuso nelle facoltà di medicina.
Termovalorizzatore, “prima fatemi incontrare il sindaco Gualtieri”
Immancabile la domanda sul termovalorizzatore previsto dal sindaco Gualtieri alle porte di Roma, nei pressi del Santuario del Divino amore sulla Ardeatina. Nessun veto precostituito. “Si tratta di un tema cruciale. Ma prima di prendere qualsiasi decisione fatemi incontrare il sindaco Gualtieri. Per capire che cosa ha in mente”, dice Rocca che esclude l’intenzione di sollevare un conflitto di interessi. “Sarebbe contraddittorio. Il sindaco, lo dico con molta chiarezza, deve prendersi le sue responsabilità davanti ai cittadini”. Tra i nodi da sciogliere quello legato alla localizzazione e alla viabilità.
Sì all’assessorato alla Cultura dimenticato da Zingaretti
E ancora la conferma dell’assessorato alla Cultura, ‘dimenticato’ da Zingaretti. Possibile anche una delega sull’economia del mare, come ha fatto il governo nazionale. Liste di proscrizione verso i giornalisti scomodi? Assolutamente no. La parola chiave è rispetto reciproco. “Ho avuto solo un incidente in campagna elettorale”, dice il presidente del Lazio molto disponibile con la stampa. A patto che non venga ‘aggredito’ appena esce dalla macchina, dice sorridendo. “Tutte le domande si possono fare, ma nelle occasioni giuste, come oggi”.
La visita a Corviale, condizioni invivibili
Infine l’emergenza abitativa e il caos dell’edilizia pubblica e popolare. Rocca racconta la sua visita di ieri a Corviale, il serpentone lungo un chilometro progettato dagli urbanisti degli anni ’70. “Ho incontrato i residenti. Costretti a vivere in un degrado inimmaginabile. Non posso accettare che le persone vivano così. Ho visto con i miei occhi la mancanza totale di manutenzione. Calcinacci, perdite di acqua potabile, citofoni senza bottoni”. E poi dove regna il degrado fiocca la criminalità. “È una delle grandi sfide a cui non mi sottrarrò”. Infine la nota dolente della grande “esposizione debitoria” della Regione. Un’altra sfida capitale. Da domani si comincia, pancia a terra.