Littizzetto, dal pulpito Rai attacchi alla Meloni e spot all’utero in affitto: a spese dei contribuenti e con i volti di minori
Nella stessa serata in cui Lucia Annunziata, su Raitre, si scagliava con veemenza (e parolacce) contro il ministro della Famiglia Eugenia Roccella per difendere la sua posizione sulla maternità surrogata, a scapito della correttezza giornalistica e del rispetto dei telespettatori, in serata andava in scena anche lo show tutto di sinistra della solita Luciana Littizzetto, a “Che tempo che fa” di Fabio Fazio. Una letterina alla Meloni con i consigli su come trattare il tema delle coppe gay e dei figli nati con l’utero in affitto. Con tanto di foto di bambini, citati dalla comica, senza alcuna protezione sul viso come prevederenne la Carta di Treviso.
Il delirio della Littizzetto contro la Meloni sull’utero in affitto
“Amici governanti pensate ai bambini, sono loro che dovete proteggere. Non discriminateli per il modo in cui sono stati concepiti o per l’identità dei genitori. E soprattutto pensate ad aiutare le famiglie, non a rendergli la vita più difficile. O sembrerete come chi vuole asciugare il mare con il mocho”, ha detto la Littizzetto prendendo in prestito le voci di due bambini, Luca, 10 anni, che racconta la sua vita con sua madre e suo padre, e Marta, 7 anni, che ha raccontato la sua insieme alle due madri.
IL video della letterina sui figli dei gay
“L’abbiamo detto 100 volte, ma diciamolo una volta in più: non puoi fermare l’amore, al massimo puoi fargli lo sgambetto. Ma poi lui si rialza in piedi e va avanti. Perché l’amore non rappresenta mai una minaccia”, si commuove la Littizzeto, tornando sul tema della circolare del Prefetto di Milano che ha sancito lo stop alle trascrizioni dei certificati di nascita esteri dei figli nati da coppie omogenitoriali in Italia e sul dibattito sull’utero in affitto.